Negato dal governo lo stato di emergenza chiesto dalla Lombardia per il maltempo che ha colpito la regione tra luglio e agosto.
Il governo ha negato lo stato di emergenza alla Lombardia per i danni che il maltempo, le trombe d’aria e le frane hanno creato alla regione tra il 25 luglio e il 13 agosto 2019. Secondo palazzo Chigi, non ci sono gli estremi per riconoscerlo.
Maltempo, negato lo stato di emergenza alla Lombardia
La decisione ha provocato una vera e propria bufera da parte delle forze di maggioranza in regione. Il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, nella lettera con la quale giustifica la decisione, afferma che: “Gli eventi in argomento non sono tali da giustificare l’adozione di misure che trascendono le capacità operative e finanziarie degli enti competenti in via ordinaria e contemplati dalla normativa in materia – poiché – localizzati nel tempo e nello spazio – oltre a – non aver richiesto l’adozione di misure di assistenza alla popolazione e di interventi urgenti non fronteggiabili a livello locale benché abbiano generato danni al patrimonio pubblico e privato, nonché alle attività economiche e produttive”. La Giunta aveva presentato un conto per i danni di 293 milioni di euro.
La reazione da parte della Giunta lombarda non si è fatta attendere. “Una decisione inaccettabile e incomprensibile – lo scrive sui social il governatore della regione Attilio Fontana -. Regione Lombardia ha investito decine di milioni di euro per opere contro il dissesto idrogeologico, ma senza l’aiuto del governo anche un’amministrazione virtuosa come la nostra non può far fronte ai 207 milioni di danni che la Lombardia ha subito quest’estate”.
Il dibattito tra la Giunta lombarda e il governo non sembra essere giunto al termine. Nel frattempo è prevista su tutta la regione una nuova ondata di maltempo.