A Nicole Minetti piace leggere. A spese dei contribuenti però: infatti la bella ex consigliera ha messo in conto spese un libro, “Mignottocrazia” di Paolo Guzzanti.
No, non è ancora partita per gli Stati Uniti Nicole Minetti. Cioè, magari lo è, ma la nostra beniamina non si è ancora allontanata (putroppo per noi) dai titoli roboanti sui giornali.
Stavolta, interrogata, ha detto la sua sullo scandalo rimborsi esploso proprio ieri in Regione Lombardia.
Il tutto è avvenuto ieri sulle frequenze di Radio24: il conduttore de La Zanzara Giuseppe Cruciani era al telefono con Paolo Guzzanti, autore del libro “Mignottocrazia”, e ha chiamato Nicole per chiederle conto del rimborso.
La Minetti ha messo giù dopo pochi secondi, dichiarando tra le risa “Che vuole, 16 euro per un libro?”.
Nicole, ancora una volta (e mi sto anche un po’ stufando a doverlo sottolineare ogni volta che apri bocca): se permetti quei 16 euro che hai messo in conto spese erano soldi-dei-contribuenti. Miei e vostri cari lettori.
Ricordiamo anche (lo si legge negli atti d’indagine del Pm Robledo)gli 832 euro spesi all’hotel Principe di Savoia a Milano, 430 euro spesi al ristorante Giannino, 750 euro per acquistare un iPad e altre cene in numerosi ristoranti. Il conto è davvero bello lungo.
Almeno questa volta Nicole è in ‘buona’ compagna, tra ovetti kinder (esilaranti gli OVETTI DI CIOCCOLATA messi in rimborso spese), brioche, lecca lecca e gratta e vinci. Che dire: gli ex consiglieri sono degli inguaribili golosastri. E arraffoni, dato che hanno messo in conto spese la qualunque.
Anche se, a dirla tutta, il migliore della lista degli SCROCCONI resta il leghista che ha comprato i fuochi d’artificio dai CINESI. Un bene assolutamente necessario e correlato al lavoro in Regione. Magari voleva fare uno scherzetto sotto la sedia a qualcuno dell’opposizione.
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