Linea dura senza paura. Usano torni forti e parole chiare i veri vincitori di queste elezioni 2008. La nuova Milano, quella di Umberto Bossi, adesso sì che si può dire, comincia a dettare le regole e lo fa senza mezzi termini.
Prima dell'incontro con Palazzo Marino i leghisti si portano avanti con il lavoro, e dalle pagine dei quotidiani si leggono i punti salienti del programma:si parte dal cancellare qualsiasi patto di legalità per la questione dei clandestini, prima si deve rispettare la legge e poi ci sarà anche spazio per l'accoglienza. Secondo: entro tre anni niente più campi rom a Milano e in provincia, e dove andranno gli sfollati? Il problema potrebbe riversarsi sul resto dell'Italia, ma saremo a vedere.
In poche parole il Sindaco Letizia Moratti è stata avvertita. O si fa come dicono loro, e lo dicono in centomila a giudicare dal numero dei voti ottenuti, oppure sarebbe auspicabile pensare ad un Sindaco verde, o un vicesindaco, anche per la capitale italiana dell'economia.
Altra novità: referendum sull'Ecopass, saranno i milanesi a decidere a fine anno se è o no il caso di continuare il progetto per l'ambiente. Pagare per inquinare conviene o no?
Anche per quanto riguarda l'Expo, Bossi e i suoi hanno qualcosa da dire, sarà necessario che ne beneficino tutti, e non solo i pochi. E a proposito di numeri, dato che i leghisti parlano di ridurre i campi rom e tagliare i legami con la tolleranza dappertutto, sarà il caso anche di sfoltire la rosa degli assessori. Alcuni di loro sono sempre assenti nei consiglio, e i politici del Carroccio non si sprecano in galanteria, e fanno i nomi.
E per finire, la ciliegina sulla torta, la Lega ha chiesto al Sindaco che una volta al mese scenda nella parte "bassa" della città e veda con i suoi occhi cosa succede, insomma che stabilisca un contatto stretto e diretto con i cittadini.
Non ci resta che aspettare e goderci questa rivoluzione (in senso lato) verde.