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Boothed: l’arte contemporanea in movimento tra Milano e il mondo

Scopri come Boothed porta l'arte contemporanea in spazi inaspettati e dinamici.

Installazione artistica contemporanea a Milano
Scopri Boothed, l'arte contemporanea che unisce Milano al mondo.

Un progetto nomade per l’arte contemporanea

Boothed è un’iniziativa innovativa lanciata da Federica Ferrari, che si propone di portare l’arte contemporanea in diverse città italiane ed estere. Questo progetto nomade si distingue per la sua capacità di adattarsi a contesti variabili, creando esposizioni pop-up che mettono in luce il talento di giovani artisti. La galleria Tube Culture Hall, situata nel cuore di Milano, funge da fulcro per questa avventura artistica, offrendo uno spazio dinamico e versatile.

Un’esperienza artistica unica

La proposta di Boothed è quella di replicare l’atmosfera di una fiera d’arte, ma in spazi non convenzionali. Questo approccio consente di esplorare luoghi già esistenti, come gallerie e spazi alternativi, trasformandoli in palcoscenici per l’arte emergente. Federica Ferrari sottolinea l’importanza di portare progetti personali in contesti diversi, permettendo agli artisti di esprimere la loro poetica in modi nuovi e stimolanti.

Il debutto di Boothed a Milano

Il progetto ha debuttato a Milano lo scorso dicembre, nel quartiere Isola, con la mostra “Recollection of Dreams” dell’artista Caroline Ricca Lee. Questa esposizione ha catturato l’attenzione per la sua capacità di intrecciare archiviazione e memoria attraverso una lente decoloniale e femminista. Utilizzando diversi media, Lee esplora il concetto di invisibilità e il valore delle memorie personali, trasformando la sua casa in un museo alternativo che sfida le convenzioni artistiche tradizionali.

Un’identità multiculturale nell’arte

La ricerca estetica di Caroline Ricca Lee è il risultato di una fusione di culture, che riflette le sue radici asiatiche, la cultura brasiliana e l’eredità coloniale europea. Gli oggetti creati dall’artista non solo evocano storie ancestrali, ma offrono anche una visione alternativa di un archivio collettivo contemporaneo. Questa dimensione sincretica e caotica dell’arte di Lee invita il pubblico a riflettere su come le memorie e le esperienze personali possano essere rappresentate e valorizzate.

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