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Coronavirus Milano, Navigli e corso Buenos Aires pieni di gente

Nonostante l’emergenza legata al Coronavirus, a Milano la gente ha preso d’assalto i Navigli e corso Buenos Aires.

Coronavirus, virologi consigliano di chiudere i locali
Coronavirus, virologi consigliano di chiudere i locali

Il Coronavirus non ferma il capitalismo e la voglia di shopping dei milanesi. Nonostante l’emergenza e la continua richiesta da parte delle istituzioni e degli esperti di evitare assembramenti e vita sociale, a Milano la gente ha preso d’assalto i Navigli e corso Buenos Aires. Complice anche il bel tempo, primo assaggio della primavera che è di qua a venire. Molti cittadini del capoluogo lombardo sono così usciti dalle proprie mura domestiche e, non badando alle indicazioni di sicurezza, si sono recati nelle note vie della movida milanese.

Coronavirus a Milano

Saltate tutte le regole indicate dal Governo e dalla Lombardia. Niente metro di distanza minimo tra le persone. Niente divieto di frequentare i posti più affollati. Saltato anche l’obbligo di stare seduti se serviti ad un bar. Tutto dimenticato, in occasione del primo sabato di marzo, anche se l’emergenza Coronavirus è ben lontana dal passare. Corso Buenos Aires risulta essere stata presa d’assalto dai cittadini.

Eppure gli appelli a un comportamento adeguato non sono manati. Il virologo Roberto Burioni ha ricordato a tutti di “stare a casa ed uscire solo per impegni strettamente necessari”, quali il lavoro o il supermercato. Anche l’assessore Gallera era stato categorico: “Virus presente in tutta la Regione Lombardia, state a casa”. Ma, come già detto, non c’è stato nulla da fare. Perché si sa, è più probabile una fine del mondo che la fine del capitalismo.

Luca Sofri, la foto è sua e autentica

Lo scatto ha generato un’ondata di polemiche sui social. Secondo molti utenti si tratterebbe di un falso o meglio di una foto scattata durante i mesi estivi e non il 7 marzo 2020. A tal proposito è dunque intervenuto colui che l’ha scattata e mostrata per primo su Twitter ovvero Luca Sofri, direttore del Post, che in un articolo ha spiegato di averla realizzata alle 16.47 confermandone l’autenticità e spiegando che ritrae solo una porzione dei Navigli, quella esposta al sole, mentre l’altro lato risultava meno affollato.

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