Si riprendono i ritrmi di un tempo nei musei di Milano, dove si registra un incremento dei visitatori grazie a orari più ampi e ingressi liberi.
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Sono aumentati i visitatori nei musei di Milano, una conseguenza della riduzione delle restrizioni anti contagio, come il posticipo del coprifuoco e la non obbligatorietà della prenotazione.
Più visitatori nei musei di Milano
Si registra un incremento dei visitatori nei musei di Milano, di tutti i musei non solo quelli più noti. Una conseguenza determinata dal fatto che non è più obbligatorio prenotare anticipatamente la visita al museo, recuperando così l’abitudine di viversi la giornata la momento, senza dover avere necessariamente programmato la giornata.
I visitatori serali dei musei di Milano
La carta vincente però sembra essere stato il prolungamento del coprifuoco. Diversi i musei che, approfittando della possibilità di poter aprire anche di sera, hanno organizzato eventi speciali che hanno riscosso discreto successo, soprattutto tra i più giovani. È il caso dei Chiostri di Sant’Eustorgio, dove a mostre tematiche nel Chiostro Diocesano si offre la possibilità avere incluso nel ticket d’ingresso anche l’aperitivo al Chiostro bistrot e l’ingresso gratuito a conferenze organizzate; oppure della Galleria Campari, dove alla visita guidata nel mondo della comunicazione della nota bevanda alcolica, si conclude con un aperitivo all’aperto.
Il decreto del governo sull’aumento dei visitatori dei musei a Milano
A pesare sull’aumento dei visitatori dei musei a Milano è stato il decreto del governo dello scorso 18 maggio, con il quale si è previsto la cessazione dell’obbligo di prenotazione. Obbligo revocato, ma ancora mantenuto all’interno dei musei che in questo modo lasciano la possibilità di acquistare online il biglietto. Il prolungamento dell’orario invece è stato introdotto a discrezione dei musei, considerando il prolungamento del coprifuoco. Non tutti infatti hanno deciso di prolungare l’orario d’ingresso, come ad esempio la Pinacoteca di Brera e il Museo della Scienza che però hanno anch’essi registrato numeri di visitatori in aumento, segno che è tanta la voglia di recuperare esperienze che il lockdown aveva privato.