Dal 5 maggio al 2 luglio è in programma la mostra che espone la collezione di libri antichi di Umberto Eco
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All’interno della Bibilioteca Braidense di Milano è stato ricreato lo studiolo di Umberto Eco.
Biblioteca Braidense, Umberto Eco: il suo studiolo
Presenti il suo flauto, i bastoni, la lampada verde, i fumetti di Mandrake e Topolino, la scala e oltre 1.300 titoli rari della sua ‘Biblioteca semiologica, curiosa, lunatica, magica et pneumatica’.
Lo studiolo preserva fedelmente la collocazione dei libri che il filosofo Umberto Eco aveva voluto nella sua casa affacciata sul Castello Sforzesco di Milano. I suoi libri, donati dalla famiglia al Ministero della Cultura, danno origine a una mostra curata dal direttore di Brera James Bradburne e ospitata alla Braidense.
Biblioteca Braidense, Umberto Eco: il contenzioso
Tra i libri a disposizione ci sono 36 incunaboli: libri stampati con la tecnica dei caratteri mobili nel corso del XV secolo, come il De Civitate Dei (1470) e l‘Hypnerotomachia Poliphili (1499). Dal momento che i libri di Eco erano contesi dalla città di Milano e da quella di Bologna, lo Stato ha deciso di acquistare l’intera biblioteca. La famiglia aveva donato la parte moderna, mentre quella antica è stata ceduta per almeno due milioni di euro.
Biblioteca Braidense, Umberto Eco: la suddivisione
Alberto Bonisoli, ex ministro dei beni e delle attività culturali, stabilì l’indivisibilità con la sovrintendenza archivistica e libraria. La famiglia fu costretta a fare un ricorso al Tar contro questa decisione. Infine, la parte antica è stata ceduta a Milano, alla Braidense, mentre quella moderna all’università di Bologna.
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