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“Il suicidio dello Zar Putin”, i murales di Alexsandro Palombo a Milano: subito rimossi

I murales contro la guerra di Palombo -subito rimossi- ritraevano il presidente russo con una pistola alla tempia

A Milano spunta un murales di Putin con una pistola puntata alla testa: eliminato

In centro a Milano sono comparsi una serie di murales dell’artista Alexsandro Palombo che raffigurano lo zar russo.

I murales di Putin a Milano: l’opera “Il suicidio dello Zar”

Nella serie di murales Vladimir Putin è rappresentato in abito nero e cravatta rossa: nella mano destra impugna una pistola e la punta alla tempia. Il titolo? “Il suicidio dello Zar”.

L’opera è stata rimossa alla velocità della luce. Palombo scrive sui propri canali social: Sembra che l’azione repressiva e la censura di Vladimir Putin influenzi anche la città di Milano. Questo non fermerà la nostra libertà di espressione e la nostra arte come voce a sostegno della popolazione ucraina. Il silenzio ci rende complici”. Nel pomeriggio di giovedì 3 marzo è stata rimossa l’ultima opera in corso Venezia 7.

I murales di Putin a Milano, Palombo: “Spingere la gente alla riflessione”

Chiunque è libero di dare la propria interpretazione dell’opera: può rappresentare una soluzione o, -come suggerisce l’artista- “una metafora delle conseguenze a cui lo porteranno le sue azioni, una spirale di follia e il suo decadimento umano e morale”.

In questo momento di crisi, secondo Palombo, “L’arte è importantissima perché è un linguaggio universale che non trova confini poiché è basato sull’immagine e questo può attirare l’attenzione di chiunque in modo potente e immediato, può disturbare o sensibilizzare, ha la forza di spingere la gente alla riflessione fino alla reazione”.

I murales di Putin a Milano: chi è AleXsandro Palombo?

AleXsandro Palombo è un artista contemporaneo pop e attivista. Non è un volto nuovo nel capoluogo lombardo, infatti, aveva già firmato le opere che rappresentavano Kim Kardashian come una madonna con le mestruazioni -orientata sul tema dell’equità mestruale– e le immagini del ciclo Just Because I Am a Woman, sulla violenza di genere.

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