Tra le numerose opere custodite nella Pinacoteca di Brera quali sono le più famose?
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Oggi faremo un viaggio dentro la Pinacoteca di Brera, grande area espositiva di opere d’arte antiche e moderne. Ricopre circa 24.000 metri quadri di superficie ed è situata a Milano. Questo è uno dei musei più ricchi e visitati in Italia. Ci entreremo col rispetto che merita un luogo capace di ricreare un’atmosfera suggestiva, in grado di farci fare un viaggio nel tempo. Sono qui conservate le incantevoli scene di epoche passate, quando le mani capaci dei grandi artisti sapevano immortalare un momento e trasformarlo in una storia viva. Fortemente voluto in epoca napoleonica, nasceva per conservare tutte le opere principalmente di artisti lombardi e veneti, per poi estendere l’invito alle creazioni degli artisti dell’intera penisola.
Pinacoteca di Brera: le opere famose
La Flagellazione del Cristo di Luca Signorelli
Nel dipinto viene raffigurato il Cristo al centro della prospettiva appoggiato ad una colonna; in realtà un attento sguardo rivela che il Signore posato a questo obelisco, su cui poggia una statua di bronzo, ne è in realtà legato. Le figure che girano intorno al protagonista, danno dinamismo all’immagine. La Flagellazione del Cristo, perché di quest’opera stiamo parlando, è frutto delle mani dell’artista Luca Signorelli nell’anno 1475.
Sposalizio della Vergine (Raffaello)
Un’altra immagine cattura la nostra attenzione, la vergine Maria contorniata dai suoi molti pretendenti. Inoltrandosi con l’immaginazione, si nota che a ognuno di essi è stato fornito un bastoncino come segno del destino. Solo ad uno di loro sarà consentito di vederne la fioritura, come ad indicare di essere il prescelto; in mezzo a loro in questa scena si nota San Giuseppe in procinto di dare l’anello a Maria, sua amata e futura sposa. L’opera eseguita e terminata nel 1504, è intitolata Sposalizio della Vergine.
Il Bacio di Hayez
Impossibile non rimanere attratti dell’opera di Hayez. Ritrae un momento molto romantico, ma se il primo pensiero va all’amore, in realtà il significato che vuole trasmettere l’artista è molto diverso: questo appassionato bacio esaltava l’alleanza tra l’Italia e la Francia. Il dipinto, dal profondo significato patriottico, si intitola Il Bacio.
La Cena in Emmaus (del Caravaggio)
Rientriamo tra le opere di carattere spirituale e vediamo ritratta la cena di Gesù ad Emmaus. Il Caravaggio qui puntualmente riporta la visione avuta dagli apostoli dopo la risurrezione del Cristo. L’artista fece due versioni di questa scena biblica; una seconda proposta realizzata nel 1601 viene conservata in un museo di Londra.
Cristo alla Colonna di Donato Bramante
Una tela cattura e ipnotizza, forse più di altre, molti turisti. La scena è una delle più attraenti. Ci riferiamo al Cristo alla Colonna del pittore Donato Bramante. Il quadro, ricco di pathos, ritrae il Signore in un momento di profonda sofferenza, come rassegnato ed esposto ad ognuno di noi, per trasmettere il profondo significato di quel gesto che si appresta a compiere.
Il Cristo nell’Orto sorretto da un angelo
Paolo Veronese dona all’umanità e a questo museo il dipinto Il Cristo nell’Orto sorretto da un angelo; eseguito con la tecnica del colorismo, diffusa dal Veronese. In questa tela un angelo sorregge il Cristo e il momento viene illuminato da un raggio di luce divino. Il gesto fraterno e sovrannaturale reso necessario dall’atteggiamento quasi indifferente dei discepoli ritratti sullo sfondo, incapaci di dare coraggio all’allora maestro. Questo dipinto risulta particolarmente affascinante perché agevolato da un recente restauro eseguito sull’opera, che ne esalta ogni suo più piccolo dettaglio.
La Fiumana (Giuseppe Pellizza)
Tra le opere d’arte conservate nella mostra di Brera, ce n’è una considerata simbolo della Pinacoteca. È un quadro realizzato da Giuseppe Pellizza di fine ottocento, che trasmette il pensiero politico e sociale dell’artista.
Sono stati brevemente descritti solo sette dei più bei dipinti conservati in quest’entusiasmante scrigno pieno di tesori di inestimabile valore. Per conservare intatta la bellezza di questi quadri, la galleria prevede un’attenta cura dei dipinti da parte del laboratorio di restauro presente in loco.