Nato come web designer, Fabio Donghi è diventato poi video producer entrando nel mondo delle sfilate e del fashion.
In occasione della settimana della Moda milanese, si è raccontato a Notizie.it | Milano parlando della sua professione e del rapporto che ha con la città.
Fabio, come é stato il tuo percorso dal punk al fashion?
Non c’è una vera connessione tra il punk a il fashion. Il fashion è stato un caso, quando nel 1998 ho deciso di passare da web designer a video producer le sfilate mi hanno dato una piattaforma dove applicare le mie idee di immagine e tecnologia, ovviamente grazie a Milano sono capitato alle sfilate.
Nel frattempo vivevo a Sydney facendo surf e tornavo in Europa solo per le sfilate
Raccontaci un po’ cosa ti ha portato a Palma di Mallorca e come da li gestisci il tuo business e in cosa consiste
Nel 1988 ho fondato INDIGITAL TV, produzione di video e foto per il settore fashion, essendo stato il primo a pubblicare video in internet INDIGITAL dal 2007 è stata leader nel settore fornendo contenuti a pubblicazioni come condenast, hearst, mondadori..
e top designers in tutto il mondo. Fino al 2011 non vivevo in un posto fisso perché viaggiavo continuamente. Quando è nato mio figlio Syd nel 2011 ho cercato un posto dove lui potesse crescere e dopo aver provato diversi posti ho scelto Mallorca per la qualità della vita e logistica (voli diretti in tutta Europa). Quando non sono in produzione gestisco la attività da qui, gestendo il mio ufficio di Londra in remoto.
Come riesci a coniugare la tua passione per il surf, lo skate e il tuo lavoro?
Il mio lavoro mi porta in tutto il mondo e così surfi in tutto il mondo, in aprile 2019 ho surfato 4 continenti in 10 giorni (Australia, Sud Africa, Mallorca, California) lavorando.
E quando sono a Mallorca sono in acqua almeno 3 giorni a settimana (non male per il Mediterraneo)
Ah mi sono costruito una mini rampa in giardino perchè ormai ho una certa età per andare allo skatepark. Comunque ci vado con mio figlio.
Torni periodicamente a Milano la trovi cambiata quando torni?
Torno sempre meno a Milano e si, la trovo cambiata.
Il tuo imprinting milanese ti aiutato nel lavoro che fai e se si come?
Si, Milano mi ha insegnato attitudine al lavoro, persistenza e lavoro duro.
Lavoro in questo settore solo perché sono di Milano.