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Open Arms: la Cassazione conferma l’assoluzione di Matteo Salvini

La Cassazione ha deciso: Matteo Salvini è definitivamente assolto nel caso Open Arms.

Il 17 dicembre rappresenta una data significativa per Matteo Salvini, poiché la Cassazione ha confermato la sua assoluzione nel caso Open Arms. Questa sentenza arriva dopo un lungo periodo di incertezze legali e polemiche, durante il quale il ministro ha dovuto affrontare accuse gravi come sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.

Il contesto della sentenza

Il caso Open Arms ha avuto inizio nell’agosto 2019, quando 147 migranti, tra cui molti minori, furono bloccati su una nave della ONG spagnola mentre cercavano di approdare a Lampedusa. All’epoca, Matteo Salvini era il ministro dell’Interno italiano e si trovò al centro di un acceso dibattito politico e giuridico. La sua decisione di negare lo sbarco ai migranti è stata contestata e ha portato a un procedimento legale che si è protratto per anni.

La decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione, in particolare la sua VI sezione penale, ha esaminato il ricorso della procura di Palermo, che aveva contestato l’assoluzione di Salvini emessa dal tribunale di Palermo. La procura sosteneva che fosse necessario rivedere la decisione, ma i giudici hanno ritenuto che il ricorso fosse inammissibile, confermando che non vi era reato nel comportamento del ministro.

Reazioni politiche all’assoluzione

La notizia dell’assoluzione ha suscitato reazioni immediate nel panorama politico italiano. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato positivamente la decisione, affermando che un ministro che agisce per proteggere i confini dell’Italia non commette reati, ma al contrario svolge il proprio dovere. Anche il vicepremier Antonio Tajani ha espresso il suo sostegno, sottolineando l’importanza di questa sentenza per la stabilità del governo attuale.

Le parole di Salvini e dei suoi sostenitori

Matteo Salvini ha accolto con entusiasmo la sentenza, dichiarando che finalmente è stata fatta giustizia. I suoi sostenitori, tra cui il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, hanno evidenziato come questa decisione rappresenti un passo avanti nella lotta per la sicurezza e la sovranità nazionale. Gli alleati politici di Salvini, come Viktor Orbán, hanno anche commentato la sentenza, definendo la sua esperienza come una caccia alle streghe politica.

Critiche e preoccupazioni

Nonostante le celebrazioni da parte dei sostenitori di Salvini, ci sono anche voci critiche che esprimono preoccupazione per le implicazioni di questa sentenza. Oscar Camps, fondatore di Open Arms, ha denunciato che la decisione della Cassazione potrebbe favorire futuri abusi di potere da parte dei governi, con l’idea che bloccare i migranti in mare non sia perseguibile penalmente. Queste affermazioni pongono interrogativi sulla sicurezza dei diritti umani e sulla protezione dei migranti in situazioni di emergenza.

Il futuro delle politiche migratorie in Italia

Con l’assoluzione di Salvini, si apre un dibattito su come l’Italia gestirà le sue politiche migratorie e sull’equilibrio tra sicurezza nazionale e diritti umani. La sentenza potrebbe dare un segnale forte per future decisioni governative riguardo alla gestione dei flussi migratori e all’accoglienza, sollevando interrogativi su quali saranno le conseguenze per le ONG che operano nel Mediterraneo.

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