Una vigilessa è stata aggredita a Bollate mentre tentava di fermare un giovane che circolava in monopattino contromano. Questo incidente ha scatenato una netta reazione da parte dell'amministrazione locale, sottolineando l'importanza della sicurezza stradale e del rispetto delle norme di comportamento.

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L’episodio di violenza avvenuto a Bollate ha scosso la comunità e messo in luce le sfide quotidiane affrontate dalle forze dell’ordine. Durante un normale intervento, un’agente della Polizia Locale è stata aggredita dopo aver fermato un giovane che stava circolando in contromano con un monopattino.
La serata di giovedì 13 novembre ha visto il verificarsi di questo sfortunato evento in piazza Martiri della Libertà, un luogo centrale della città. La vigilessa, una giovane di 24 anni, si è trovata nel bel mezzo di una situazione che è rapidamente degenerata in violenza.
Dettagli dell’aggressione
Il giovane fermato, un minorenne, stava percorrendo una strada in direzione opposta a quella consentita. Quando l’agente ha tentato di effettuare il controllo, è intervenuto un gruppo di persone a lui legate, che ha reagito in modo aggressivo. I presenti hanno cominciato a colpire l’agente, trasformando un’azione di routine in una violenta aggressione.
Intervento dei soccorsi
Durante l’aggressione, la vigilessa ha subito diversi colpi, tra cui calci e pugni, inflitti da un familiare del giovane coinvolto. L’agente, ferita, ha necessitato dell’intervento di un’ambulanza del 118, che l’ha trasportata in ospedale per le cure necessarie.
Reazione dell’amministrazione e della comunità
Dopo l’incidente, l’amministrazione di Bollate ha subito espresso la propria solidarietà all’agente aggredita. Giovanni Ravelli, assessore alla polizia locale, ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza a tutti i cittadini e il rispetto per chi lavora ogni giorno per mantenere l’ordine pubblico.
“È inaccettabile che chi si impegna per la sicurezza della nostra città debba subire atti di violenza,” ha dichiarato Ravelli, ribadendo che tali comportamenti non saranno tollerati. Le indagini sono già in corso per identificare e perseguire i responsabili dell’aggressione.
Il ruolo delle forze dell’ordine
Le forze dell’ordine, che includono sia la Polizia Locale che i Carabinieri, stanno collaborando per ricostruire i fatti e garantire che chi ha agito in modo violento venga punito. È fondamentale preservare un clima di sicurezza e rispetto reciproco nella comunità, affinché tutti possano sentirsi al sicuro.
La reazione della comunità è stata di condanna nei confronti dell’aggressione, con numerosi cittadini che hanno espresso la propria vicinanza all’agente attraverso i social media. Questo supporto è un segno della determinazione della società di non tollerare la violenza e di sostenere chi lavora per la sicurezza pubblica.
L’episodio di Bollate non è solo un caso isolato ma un riflesso delle difficoltà che gli agenti di polizia affrontano quotidianamente. È fondamentale che la società si unisca per difendere chi, con coraggio e dedizione, lavora per la sicurezza della comunità.





