Antonio Latella presenta un Riccardo III che rompe le convenzioni sul male, esaltando la bellezza nell'oscurità.

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Il Piccolo Teatro di Milano si prepara ad accogliere una nuova versione di Riccardo III, un’opera iconica di William Shakespeare, diretta dal talentuoso Antonio Latella. Questa interpretazione innovativa, con il carismatico Vinicio Marchioni nel ruolo principale, promette di offrire una prospettiva inedita su uno dei personaggi più controversi della storia teatrale.
Latella, già vincitore del Premio Ubu per il suo straordinario Hamlet, torna a confrontarsi con il Bardo per esplorare la complessità del male attraverso una lente che sfida le tradizionali rappresentazioni fisiche del personaggio. In questa nuova versione, Riccardo non è solo un tiranno deformato, ma un simbolo di una bellezza inquietante e seducente.
Una nuova visione del male
La produzione di Latella si distacca dalla classica interpretazione di Riccardo III, che lo descrive come mostruoso sia nell’animo che nell’aspetto. L’approccio del regista invita il pubblico a riflettere su una domanda provocatoria: è ancora accettabile l’alibi della deformità nel XXI secolo? Latella propone di spostare l’attenzione dal corpo alla parola, sottolineando come il male possa manifestarsi attraverso la bellezza e la seduzione, piuttosto che attraverso la bruttezza.
Il linguaggio come arma
Nel suo lavoro, Latella enfatizza l’importanza del linguaggio, considerato non solo come veicolo di comunicazione, ma come una vera e propria arma capace di sedurre e manipolare. Le parole diventano strumenti di potere, in grado di incantare e attirare le persone verso il male, creando una dinamica complessa tra l’eroe e il pubblico. Questa reinterpretazione invita a considerare la forza della parola e la sua capacità di influenzare le emozioni e le azioni umane.
Un allestimento ricco di simbolismo
L’aspetto visivo dello spettacolo è altrettanto affascinante. La scenografia, firmata da Annelisa Zaccheria, presenta un bosco di rose bianche, simbolo di una bellezza inquietante che si intreccia con l’oscurità del potere. Questo contrasto visivo amplifica il messaggio dell’opera, portando il pubblico a esplorare la bellezza intrinseca del male. Il male è vita, è natura, è divinità, afferma Latella, proponendo una visione del mondo in cui il confine tra bene e male è labile e sfumato.
Un cast di talenti
Oltre a Marchioni, il cast include attori di grande talento come Silvia Ajelli, Anna Coppola e Flavio Capuzzo Dolcetta, che contribuiscono a dare vita a questa visione audace. Ogni interprete offre una sfumatura unica al dramma, rendendo Riccardo III un’esperienza collettiva avvincente e coinvolgente. La direzione di Latella e la bravura degli attori promettono di trasportare il pubblico in un viaggio emozionante attraverso le complessità dell’animo umano.
La rappresentazione di Riccardo III al Piccolo Teatro di Milano non è solo un’opportunità per rivisitare un grande classico, ma anche un invito a riflettere su come il male possa manifestarsi in modi inaspettati. Con la sua attenzione al linguaggio e alla bellezza, Latella trasforma questo dramma in un’esperienza che sfida le convenzioni e invita alla riflessione.





