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Arrestato 46enne a Seregno per tentato incendio dell’ex moglie

Un recente episodio di violenza domestica ha portato all'arresto di un uomo di 46 anni, accusato di aver aggredito la sua ex moglie utilizzando un liquido infiammabile. Questo caso evidenzia l'allarmante fenomeno della violenza sulle donne e l'importanza di denunciare tali atti.

Un episodio allarmante di violenza domestica ha scosso la comunità di Seregno, in provincia di Monza Brianza, dove un uomo di 46 anni è stato arrestato per tentato omicidio e maltrattamenti. La vittima, la sua ex moglie, ha subito aggressioni fisiche e psicologiche che si sono intensificate nel corso degli ultimi mesi, culminando in un attacco che ha rischiato di costarle la vita.

Il contesto della violenza

Secondo quanto riportato dalle autorità, l’uomo, di origini rumene, ha perseguitato la donna dopo che lei ha espresso il desiderio di separarsi. L’abuso di alcol ha aggravato comportamenti aggressivi e prevaricatori, spesso assistiti dai loro due figli minori. La donna, vittima di un clima di terrore quotidiano, ha finalmente trovato il coraggio di denunciare le violenze subite, ma il suo ex marito non si è fermato.

Dettagli dell’aggressione

Il 5 novembre, la situazione è degenerata quando l’uomo ha atteso la moglie fuori dal suo posto di lavoro. Con un atteggiamento minaccioso, le ha chiesto se voleva vedere i bambini quella sera, prima di lanciare del liquido infiammabile contro di lei. L’aggressione ha causato alla donna gravi lesioni, tra cui una congiuntivite chimica, e una prognosi di 15 giorni. Questo episodio è stato testimoniato da passanti e ripreso dalle telecamere di sorveglianza.

Le conseguenze legali

Le indagini condotte dai carabinieri di Limbiate sono state rapide ed efficaci. Dopo l’aggressione, l’uomo ha tentato di fuggire, ma si è poi presentato spontaneamente in caserma, consegnando un accendino e una bottiglia contenente tracce di benzina. Questo gesto ha contribuito a costruire un quadro accusatorio solido contro di lui, che ha comportato l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare da parte del giudice per le indagini preliminari di Milano, Luca Milani.

Il profilo del colpevole

Il giudice ha descritto l’imputato come una persona pericolosa, priva di freni inibitori, che ha mostrato comportamenti ossessivi nei confronti della ex moglie. La presenza di un sistema GPS installato sull’auto della donna per monitorare i suoi spostamenti evidenzia la volontà di controllarla e annientarla psicologicamente. Questo comportamento ha sollevato preoccupazioni non solo per la sicurezza della vittima, ma anche per la possibilità di nuove aggressioni.

Riflessioni sulla violenza domestica

Il caso di Seregno è solo uno dei tanti che dimostrano come la violenza domestica sia un problema serio e diffuso. È fondamentale che le vittime trovino il coraggio di denunciare e che la società si mobiliti per offrire supporto e protezione. Le istituzioni devono lavorare per garantire che simili episodi non si ripetano e che vengano presi provvedimenti severi contro i perpetratori di violenza.

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