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Operazione Straordinaria contro il Traffico di Cocaina: Blitz a Milano, Varese e Como

Operazione antidroga su vasta scala nell'hinterland milanese: 11 arresti e 14 denunciati.

Una vasta operazione antidroga ha avuto luogo questa mattina in vari comuni dell’hinterland di Milano, coinvolgendo le località di Bollate, Garbagnate Milanese, Novate Milanese, Baranzate, Arese, Senago, Paderno Dugnano, Cantù e Caronno Pertusella. I Carabinieri del Gruppo di Rho hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Milano, a seguito di richieste da parte della Procura della Repubblica – Settimo Dipartimento.

In totale, sono state arrestate 11 persone: tre di esse sono state trasferite in carcere, mentre otto sono state poste agli arresti domiciliari. Le accuse riguardano l’associazione finalizzata al traffico di cocaina, nonché la detenzione e lo spaccio della sostanza stupefacente. Inoltre, altre 14 persone sono state denunciate a piede libero, e sono state effettuate 27 perquisizioni domiciliari che hanno portato a ulteriori arresti in flagranza.

Struttura dell’organizzazione criminale

Le indagini, condotte per sei mesi dai Carabinieri della Tenenza di Bollate e coordinate dalla Procura di Milano, hanno permesso di delineare l’architettura complessa dell’organizzazione. Questa rete operava con una chiara gerarchia e una suddivisione precisa delle responsabilità, dal reperimento della sostanza al suo confezionamento e alla distribuzione nel territorio.

Il ruolo del leader

Al vertice dell’organizzazione si trovava un imprenditore edile di 35 anni, noto con il soprannome di Bad, che gestiva il rifornimento di cocaina e la rete di distributori sul campo. Sotto di lui, una figura intermedia fungeva da collegamento tra il leader e i pusher. Le piazze di spaccio, organizzate in veri e propri “quadrati”, erano particolarmente attive a Bollate e nei comuni circostanti.

Metodi di spaccio e operazioni di polizia

Le modalità di spaccio erano variegate e astute; le dosi di cocaina erano confezionate in cellophane termosaldato, rigorosamente di forma quadrata. Gli acquirenti memorizzavano i numeri dei fornitori con il nome “Quadrato” per facilitare gli ordini. Le transazioni avvenivano in parcheggi isolati, giardinetti pubblici, davanti ai supermercati, o addirittura a domicilio, con i pusher che consegnavano le dosi nascoste in scatole di pizza o tramite finestre.

Sequestro di beni e risultati dell’operazione

Durante l’operazione, le forze dell’ordine hanno rinvenuto e sequestrato diversi beni significativi. Tra questi si annoverano una pistola Beretta calibro 7.65 con matricola abrasa e 14 cartucce, 260 grammi di cocaina e 14.240 euro in contante. Inoltre, è stato arrestato un giovane del 2003, trovato in possesso di 220 dosi di cocaina e 235 euro in contante, il quale si aggiunge agli arresti già effettuati nei mesi precedenti.

Questa vasta operazione sottolinea l’impegno e l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, evidenziando la complessità della rete criminale smantellata e l’importanza di un lavoro investigativo accurato e integrato.

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