Un incidente scolastico in Valtellina ha coinvolto sette ragazzi, i quali, fortunatamente, hanno riportato solo ferite lievi.

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Un grave incidente si è verificato nella mattina del 31 ottobre a Valfurva, in provincia di Sondrio. Un scuolabus con a bordo sette ragazzi, di età compresa tra i 13 e i 17 anni, è precipitato in un torrente. L’evento è accaduto attorno alle 7.30, mentre il mezzo stava percorrendo la strada statale 300 in direzione di Bormio, per accompagnare gli studenti a scuola.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime informazioni, l’autista ha perso il controllo del pullman mentre affrontava una curva in località Sant’Antonio. L’autobus, un mezzo di trasporto pubblico, ha sfondato il guardrail e ha fatto un volo di circa otto metri, finendo nel greto del torrente Frodolfo, ribaltandosi su un lato.
Interventi di soccorso
Immediato è stato l’intervento dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri della Compagnia di Tirano e del personale del 118. Fortunatamente, i sette ragazzi sono riusciti a uscire dal mezzo autonomamente e sono stati trasportati presso l’ospedale Morelli di Sondalo per accertamenti. Le loro condizioni sono risultate stabili e sono stati dimessi con una prognosi di pochi giorni.
Il conducente, un uomo di 39 anni, è invece rimasto in ospedale per ulteriori controlli. I medici stanno valutando la possibilità che possa aver avuto un malore mentre guidava, il che potrebbe aver contribuito alla perdita di controllo del veicolo.
Le cause dell’incidente
La ricostruzione della dinamica dell’incidente è attualmente al centro delle indagini. Gli inquirenti stanno considerando varie ipotesi, tra cui un possibile malore del conducente o un guasto meccanico del mezzo. Sul luogo dell’incidente, il guardrail presenta evidenti segni di un urto violento, suggerendo l’entità della collisione.
Le reazioni e le misure di sicurezza
Il sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti, ha espresso la sua vicinanza ai ragazzi e alle loro famiglie, elogiando i soccorritori per la loro prontezza. In un momento così critico, il loro intervento ha fatto la differenza tra una situazione seria e una potenziale tragedia.
Molti genitori e membri della comunità hanno condiviso le loro preoccupazioni e il loro sollievo sui social network, descrivendo l’accaduto come un miracolo. La strada statale 300 è rimasta chiusa per diverse ore per consentire le operazioni di recupero e rimozione dei detriti, causando disagi ai residenti e ai pendolari.
L’incidente ha riacceso i riflettori sulla sicurezza dei trasporti scolastici in aree montane, dove le condizioni stradali possono essere complesse. Le autorità provinciali hanno già annunciato l’intenzione di effettuare una verifica straordinaria sui mezzi di trasporto e sulle strade, specialmente in tratti vulnerabili a frane e cedimenti.
Questo episodio ha messo in evidenza l’importanza di garantire la sicurezza durante il trasporto degli studenti. Seppur siano state evitate conseguenze peggiori, resta alta l’attenzione sulla necessità di monitorare e migliorare le condizioni delle infrastrutture di trasporto nelle aree montane.





