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Archiviazione delle Accuse di Violenza Sessuale per La Russa Jr.: Cosa Significa e Le Implicazioni Legali

Il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha archiviato le accuse di violenza sessuale nei confronti di Leonardo La Russa jr. e Tommaso Gilardoni. Tuttavia, l'indagine per revenge porn continua a essere attiva.

Il 30 ottobre, la giudice per le indagini preliminari di Milano, Rossana Mongiardo, ha ufficialmente archiviato l’inchiesta riguardante le accuse di violenza sessuale nei confronti di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, e del suo amico deejay Tommaso Gilardoni. Questa decisione è stata presa a seguito di un’udienza in cui l’avvocato Stefano Benvenuto ha presentato un’opposizione all’archiviazione, a nome della ventiduenne che aveva sporto denuncia.

Dettagli dell’indagine

La vicenda risale alla notte tra il 18 e il 19 aprile, quando tre giovani si trovavano a casa di Leonardo dopo una serata trascorsa in un locale di tendenza a Milano. Secondo quanto riportato, la ragazza si sarebbe svegliata senza alcun ricordo della notte trascorsa, in una situazione di confusione. L’avvocato della giovane ha sostenuto che la consulenza medica avesse rivelato che le condizioni fisiche della ragazza non erano idonee a prestare un consenso valido.

La posizione della Procura

Contrariamente a quanto sostenuto dalla difesa della denunciante, la Procura ha ritenuto che non ci siano prove sufficienti per sostenere le accuse di violenza sessuale. Nella richiesta di archiviazione, la magistratura ha specificato che non è emerso alcun elemento che dimostrasse che gli indagati fossero consapevoli della mancanza di consenso della ragazza, nonostante avesse assunto alcolici durante la serata.

Le dichiarazioni della giudice

Nell’ordinanza di archiviazione, la giudice Mongiardo ha evidenziato che i video recuperati dai telefoni degli indagati non dimostrano in modo chiaro una coercizione. Ha affermato che, sebbene la condotta di La Russa jr. e di Gilardoni sia caratterizzata da superficialità e mancanza di rispetto, tali comportamenti non sono sufficienti per configurare un reato di violenza sessuale. La giudice ha inoltre sottolineato l’importanza di mantenere il principio di favor rei, il quale prevede il beneficio del dubbio per gli indagati.

Revenge porn: la situazione attuale

La situazione per i due giovani rimane complessa. È ancora aperto il caso relativo al revenge porn, poiché entrambi sono sotto indagine per la diffusione di immagini compromettenti della ragazza senza il suo consenso. Secondo l’accusa, La Russa jr. avrebbe registrato e inviato un video esplicito a Gilardoni, il quale, successivamente, avrebbe condiviso il contenuto con un amico.

Reazioni e prospettive future

Le reazioni all’archiviazione delle accuse di violenza sessuale si sono rivelate variegate. L’avvocato Benvenuto ha manifestato insoddisfazione, definendo il provvedimento come contraddittorio e incompleto. Ha annunciato l’intenzione di valutare le prossime azioni legali, inclusa la possibilità di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Al contrario, i legali di La Russa hanno accolto la decisione con soddisfazione, considerandola una conclusione positiva di un lungo e doloroso processo.

Il prossimo passo nell’indagine sul revenge porn è fissato per il 13 novembre, quando i due indagati dovranno comparire nuovamente di fronte al giudice. La situazione continua a suscitare interesse e preoccupazione, non solo per le implicazioni legali, ma anche per le ricadute sociali e familiari legate agli eventi in questione.

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