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Sicurezza dei Dati dei Pazienti in Lombardia: Strategie Post-Attacco Hacker

La Lombardia implementa iniziative avanzate di sicurezza informatica per salvaguardare i dati sensibili dei pazienti a seguito di un attacco informatico.

Recentemente, la Lombardia ha avviato un’importante iniziativa per garantire la sicurezza informatica dei dati dei pazienti, in risposta a un attacco hacker che ha colpito la piattaforma Paziente Consapevole. Questo attacco, avvenuto l’8 ottobre, ha coinvolto circa 180.000 pazienti, la cui privacy è stata compromessa.

La risposta dell’assessorato al welfare

In seguito a un’audizione in commissione Bilancio, l’assessorato al welfare ha deciso di intervenire sui software utilizzati dai medici di base. Un incontro con Aria Spa, l’agenzia impegnata nella digitalizzazione della pubblica amministrazione, ha messo in evidenza l’urgenza di rafforzare le misure di sicurezza per i software privati che gestiscono i dati dei pazienti.

Il problema della cybersicurezza

La piattaforma Paziente Consapevole ha registrato un crescente utilizzo tra i medici lombardi, consentendo una gestione efficace di appuntamenti e video-consulti. Tuttavia, essendo un’applicazione di terze parti, non è direttamente controllata dal sistema informatico regionale. Questa situazione ha reso i dati vulnerabili a possibili attacchi. Dopo il primo segnale di phishing, i casi segnalati sono aumentati rapidamente, evidenziando la necessità di un controllo più rigoroso.

Le conseguenze per i pazienti

Le conseguenze di questo attacco si sono rivelate gravi per i pazienti coinvolti, molti dei quali hanno ricevuto email fraudolente che richiedevano pagamenti per visite ed esami mai effettuati. Inoltre, le cartelle cliniche sono state messe in vendita nel deep web, a prezzi che potevano arrivare fino a 20 dollari. Questo ha spinto le autorità, inclusa la Polizia postale, a avviare indagini per tracciare l’origine di queste violazioni della sicurezza.

Critiche e richieste di intervento

La situazione ha suscitato forti critiche da parte di esponenti politici. Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha contestato le affermazioni dell’assessore Bertolaso, che ha descritto l’evento come un semplice errore della piattaforma. Anche Pietro Bussolati del Partito Democratico ha manifestato preoccupazione per l’uso di strumenti privati nel settore sanitario, evidenziando la necessità di una maggiore protezione dei dati dei cittadini.

Emergenza dimissioni presso l’ospedale San Matteo

Parallelamente, la situazione nel sistema sanitario lombardo è aggravata da un’emergenza legata alle dimissioni del personale. Secondo la FIALS San Matteo, nel mese di settembre, ben 18 operatori tra infermieri e tecnici sanitari hanno lasciato l’ospedale, compromettendo la qualità dell’assistenza.

Impatto del turnover e necessità di interventi

Roberto Gentile, segretario provinciale della FIALS, ha denunciato che il tasso di dimissioni supera il normale turnover, creando una crisi di personale che compromette la capacità dell’ospedale di fornire assistenza sicura. La mancanza di sostituzioni rapide ha aumentato il carico di lavoro sugli operatori rimasti, con conseguenze dirette sulla qualità delle cure.

Chiamata all’azione per il governo

La FIALS ha lanciato un appello urgente al governo e alle istituzioni per adottare misure straordinarie. È essenziale implementare politiche che attraggano i professionisti sanitari, migliorando le condizioni lavorative e garantendo percorsi di crescita. Senza interventi concreti, il rischio è di assistere a un’ulteriore crisi del sistema sanitario pubblico.

La Lombardia affronta attualmente due sfide significative. Da un lato, vi è la necessità di garantire la protezione dei dati dei pazienti dopo un attacco informatico. Dall’altro, la regione deve far fronte a una crescente crisi di personale nel settore sanitario. Entrambi i problemi richiedono un’attenzione immediata e l’implementazione di azioni efficaci per tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini.

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