Un debito di gioco d'azzardo alla base del rapimento di un giovane cinese.

Il drammatico episodio di Milano
Un episodio inquietante ha scosso Milano nelle prime ore della mattina, quando i carabinieri della Compagnia Milano Porta Magenta hanno arrestato due uomini di 35 anni, accusati di aver sequestrato un cittadino cinese di 28 anni. Il rapimento, avvenuto il 15 ottobre, è stato orchestrato all’interno di un bar di famiglia, un luogo che avrebbe dovuto rappresentare sicurezza e tranquillità per la vittima.
Le modalità del sequestro
Secondo le ricostruzioni, gli indagati avrebbero prelevato il giovane sotto minaccia, facendogli credere di essere in possesso di un’arma. Dopo averlo costretto a salire su un furgone, gli avrebbero sottratto il telefono cellulare per evitare che potesse chiedere aiuto. Questo gesto di violenza ha portato a un rapido allontanamento dalla scena del crimine, con i rapitori che hanno abbandonato la vittima in un’area di servizio, lasciandola in uno stato di paura e confusione.
Il movente del crimine
Alla base di questo drammatico sequestro ci sarebbe un debito di gioco d’azzardo di circa 3 mila euro, contratto dal fratello della vittima nei confronti di uno degli arrestati. Questo episodio mette in luce non solo la gravità del crimine, ma anche come il gioco d’azzardo possa portare a conseguenze devastanti, coinvolgendo innocenti in situazioni di pericolo. Le autorità stanno ora indagando ulteriormente per comprendere l’intero contesto e le eventuali connessioni con altri crimini legati al gioco d’azzardo non autorizzato.