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Proteste animaliste contro Ahold Delhaize e Pandora a Milano

Un gruppo di attivisti chiede il rispetto delle promesse sui diritti animali da parte di Ahold Delhaize.

Manifestazione animalista contro Ahold Delhaize e Pandora a Milano
Attivisti in protesta a Milano contro Ahold Delhaize e Pandora per i diritti degli animali.

La protesta di Animal Equity Italia

Il pomeriggio di giovedì 20 marzo ha visto un’affollata manifestazione degli attivisti di Animal Equity Italia davanti agli uffici di Pandora a Milano. Con megafoni e cartelloni, il gruppo ha voluto portare alla luce una questione cruciale: la promessa non mantenuta da parte di Ahold Delhaize riguardo l’abbandono delle gabbie per galline e scrofe. Nonostante Ahold Delhaize non abbia punti vendita in Italia, gli attivisti hanno voluto far sentire la loro voce, sottolineando che il messaggio deve arrivare forte e chiaro.

Il legame tra Pandora e Ahold Delhaize

Ma perché protestare davanti a Pandora? La risposta risiede in Jan Zijderveld, membro del Consiglio d’Amministrazione di entrambe le aziende. Gli attivisti hanno espresso la loro frustrazione per il silenzio di Zijderveld, affermando che ha il potere di apportare cambiamenti significativi. “Non accettiamo il suo silenzio”, hanno dichiarato, promettendo di continuare la loro lotta fino a quando le promesse fatte non verranno rispettate. La loro richiesta è chiara: vogliono che Pandora prenda una posizione netta e chieda a Zijderveld di schierarsi dalla parte degli animali.

Immagini forti e messaggi chiari

Durante la manifestazione, gli attivisti hanno esposto cartelloni con immagini di animali in gabbia, accompagnati da fotografie di Zijderveld. Con slogan come “vergogna” urlati attraverso il megafono, hanno attirato l’attenzione dei passanti e dei clienti del negozio Pandora. I commessi, visibilmente colpiti dalla situazione, si sono fermati in attesa che la protesta giungesse al termine. La determinazione degli attivisti è palpabile, e non è escluso che decidano di spostarsi davanti ad altri punti vendita del brand per continuare la loro battaglia per i diritti degli animali.

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