Tre persone arrestate per sfruttamento della prostituzione e riciclaggio di denaro.

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Un’inchiesta che scuote Milano
La Gintoneria, un locale di lusso situato in via Napo Torriani, è finita nel mirino delle autorità per un’inchiesta che ha portato all’arresto di tre persone. Tra questi, Stefania Nobile, figlia della nota Wanna Marchi, e Davide Lacerenza, ex compagno di Nobile e titolare del locale. Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, hanno rivelato un sistema illecito che andava ben oltre la semplice somministrazione di drink pregiati e piatti gourmet.
Le accuse e il modus operandi
Secondo quanto emerso, i tre avrebbero fornito escort ai clienti del locale, accompagnando il servizio con sostanze stupefacenti. Questo ‘servizio’ avrebbe generato guadagni considerevoli, che venivano poi riciclati attraverso l’attività commerciale. Le accuse nei loro confronti includono autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, oltre alla detenzione e spaccio di droga. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dalla giudice Alessandra Di Fazio, su richiesta della pm Francesca Crupi.
Il sequestro dei beni e le indagini in corso
Le indagini sono partite da segnalazioni su operazioni sospette, portando i finanzieri a ipotizzare un giro di riciclaggio di denaro. Oltre 900 mila euro sono stati sequestrati, insieme al locale stesso, che ora è sotto inchiesta. Questo non è il primo problema legato alla Gintoneria: già nel 2020, la licenza era stata sospesa per dieci giorni a causa di segnalazioni di attività illecite, tra cui spaccio di droga e assembramenti non autorizzati durante la pandemia.
Un caso che solleva interrogativi
La scoperta di questo giro di escort e droga in un locale di prestigio come la Gintoneria solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla legalità nel mondo della ristorazione e dell’intrattenimento a Milano. Le autorità continuano a monitorare la situazione, mentre l’inchiesta si approfondisce. La comunità milanese attende sviluppi, sperando in una maggiore trasparenza e legalità nel settore.