La mobilitazione dei magistrati milanesi per difendere la Costituzione e l'indipendenza della giustizia.
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Un evento raro e significativo
Il 90% dei magistrati di Milano ha partecipato a uno sciopero che segna un momento cruciale nella storia della giustizia italiana. “I magistrati in 50 anni hanno scioperato solo quattro volte e se oggi scioperano, vuol dire che la situazione è grave”, ha dichiarato il pm Luca Gaglio. Questa mobilitazione non è una protesta contro il governo di Giorgia Meloni, ma una reazione a quella che i magistrati considerano una riforma della giustizia inadeguata e pericolosa.
Le ragioni della protesta
La presidente della sezione milanese dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Manuela Andretta, ha chiarito che l’obiettivo non è discutere di stipendi o di questioni corporative, ma di difendere la Costituzione. I magistrati temono che la riforma proposta possa compromettere l’indipendenza della giustizia, separando i pubblici ministeri dai giudici e creando una gerarchia che potrebbe influenzare le indagini e i processi. “La Costituzione vuole che giudici e pm facciano parte della stessa famiglia”, ha affermato Gaglio, sottolineando l’importanza di mantenere l’integrità del sistema giudiziario.
Le conseguenze della separazione delle carriere
Il procuratore per i minorenni di Milano, Luca Villa, ha avvertito che la separazione delle carriere potrebbe dare vita a una “nuova casta di pm e super-poliziotti” che non risponderebbe a nessuno. Questa preoccupazione è condivisa da molti magistrati, che temono che la riforma possa portare a un sistema giudiziario meno equo e più soggetto a pressioni politiche. La presidente della Camera penale di Milano, Valentina Alberta, ha evidenziato come il rapporto tra pm e giudici possa aver portato a degenerazioni, ma ha anche difeso la necessità di una giustizia equidistante e imparziale.
Un appello alla responsabilità
La mobilitazione dei magistrati è un chiaro appello alla responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti nel sistema giuridico. La Costituzione italiana garantisce il diritto a un processo giusto e imparziale, e i magistrati sono determinati a difendere questi principi fondamentali. La giornata di sciopero ha visto la partecipazione attiva di centinaia di magistrati, che hanno sfilato con striscioni e simboli della Costituzione, ribadendo l’importanza di mantenere l’indipendenza della giustizia e il rispetto delle sentenze.