Un convegno a Milano per ricordare Federico Barakat e affrontare la violenza domestica.
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Un tragico ricordo
Il convegno dedicato a Federico Barakat, il bambino di 8 anni tragicamente ucciso dal padre nel 2009, si è tenuto a Milano, presso Palazzo Marino. Questo evento non solo ha commemorato la vita di Federico, ma ha anche messo in luce le problematiche legate alla violenza domestica e alla sicurezza dei minori. La foto elaborata dai Ris dei carabinieri, che mostra come sarebbe potuto apparire Federico a 25 anni, è diventata un simbolo di un futuro negato, un futuro che avrebbe dovuto essere pieno di speranza e opportunità.
Il contesto della tragedia
Federico fu ucciso all’interno delle stanze dei servizi sociali di San Donato Milanese, durante un incontro protetto con il padre. Nonostante le preoccupazioni della madre, Antonella, il Tribunale dei minori aveva autorizzato l’incontro, ignorando i segnali di pericolo. Quel giorno, il padre colpì Federico con una pistola e successivamente con 37 coltellate, in un luogo che avrebbe dovuto garantire la sicurezza del bambino. La madre, che aveva chiesto la decadenza della potestà paterna, si trovò impotente di fronte a una situazione che avrebbe dovuto essere controllata.
La violenza domestica in aumento
Durante il convegno, il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, ha presentato dati allarmanti sulla violenza domestica e assistita. Nel 2024, 325 bambini sono stati identificati come vittime indirette di violenza, con un aumento del 46% rispetto all’anno precedente. Roia ha sottolineato l’importanza di rivedere le leggi sull’affido condiviso, evidenziando che un padre violento non può essere un buon modello per i propri figli. La necessità di proteggere i bambini da situazioni di rischio è fondamentale, e le leggi devono essere applicate in modo più rigoroso per garantire la loro sicurezza.
Un futuro migliore per i bambini
Il convegno ha visto la partecipazione di figure importanti, tra cui l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, e la madre di Federico, Antonella Penati. L’associazione ‘Federico nel cuore’, fondata in memoria del bambino, continua a lavorare per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza domestica e per promuovere politiche più efficaci a tutela dei minori. È fondamentale che la società si unisca per garantire un ambiente sicuro e protetto per tutti i bambini, affinché tragedie come quella di Federico non si ripetano mai più.