Un sessantunenne arrestato a Milano dopo un anno di fuga, condannato per gravi reati.
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La cattura di un pericoloso latitante
La Squadra Mobile di Milano ha recentemente arrestato un sessantunenne, ricercato per una serie di reati gravi, tra cui violenza sessuale su una bambina di 10 anni e numerose rapine, in particolare in farmacie. Questo arresto segna la fine di un anno di latitanza durante il quale l’uomo è riuscito a sfuggire alla giustizia, vivendo come un fantasma. La sua cattura è avvenuta grazie a un’operazione di intelligence condotta dagli agenti, che hanno monitorato i movimenti del latitante attraverso il suo telefono cellulare.
Un passato criminale inquietante
Il sessantunenne, originario di Brescia e residente a Cremona, aveva accumulato una lunga lista di reati che lo hanno portato a ricevere due condanne definitive. La prima, emessa dai tribunali di Milano, lo ha condannato a 14 anni e due mesi di carcere per una serie di rapine in farmacia avvenute nel 2020. Dopo questa condanna, era stato posto in regime di sorveglianza speciale, ma ha violato le condizioni di questo regime, sparendo nel nulla. La seconda condanna, che lo ha portato a un totale di 21 anni e due mesi di carcere, è stata emessa dai tribunali di Pavia per violenza sessuale.
La strategia della polizia per la cattura
Gli investigatori della Quinta Sezione della Squadra Mobile hanno utilizzato un approccio strategico per rintracciare l’uomo. Dopo aver notato che tutte le ricariche telefoniche venivano effettuate nello stesso bar di Abbiategrasso, hanno deciso di appostarsi nel locale. Questo metodo ha dato i suoi frutti: giovedì scorso, gli agenti hanno finalmente avuto l’opportunità di fermarlo mentre si trovava nel bar. L’arresto è avvenuto senza incidenti, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Opera, dove dovrà scontare la sua pena.
Questo caso mette in luce non solo la determinazione delle forze dell’ordine nel perseguire i criminali, ma anche l’importanza della tecnologia nella lotta contro la criminalità. La capacità di tracciare i movimenti di un latitante attraverso il suo telefono cellulare ha dimostrato di essere un elemento cruciale per la sua cattura. La polizia di Milano continua a lavorare instancabilmente per garantire la sicurezza dei cittadini e per assicurare alla giustizia coloro che commettono reati gravi.