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Sparatoria in un panificio a Milano: indagini in corso

Un giovane di 21 anni è al centro delle indagini per una sparatoria avvenuta in un panificio di Milano.

Sparatoria in un panificio a Milano con polizia presente
Indagini in corso dopo la sparatoria in un panificio a Milano.

Il drammatico evento in un panificio

Il pomeriggio di sabato ha visto un tragico evento nel panificio di piazzale Gambara a Milano, dove una sparatoria ha portato alla morte di Ivan Disar e ha lasciato ferito Pavel K., di 26 anni. La scena del crimine è stata caratterizzata da un clima di paura e confusione, con sei colpi di pistola esplosi, alcuni dei quali hanno colpito le vittime in modo letale. Gli investigatori stanno ora cercando di ricostruire i dettagli di questo agguato, che sembra essere scaturito da una lite per motivi banali.

Chi è Raffaele Mascia?

Raffaele Mascia, il giovane di 21 anni coinvolto nella sparatoria, è stato rintracciato dagli inquirenti nella serata di lunedì 17 febbraio. Figlio del titolare del panificio, Mascia è stato identificato come uno dei protagonisti della drammatica vicenda. Le testimonianze raccolte indicano che il giovane si trovava sulla scena del crimine al momento dell’agguato, ma al momento non sono stati emessi provvedimenti nei suoi confronti. La sua posizione è attualmente sotto esame da parte della squadra mobile di Milano, che sta cercando di chiarire il suo ruolo nell’incidente.

Le indagini e le testimonianze

Le indagini sono condotte dalla squadra omicidi della polizia di Milano, guidata da Alfonso Iadevaia e Domenico Balsamo. Secondo le ricostruzioni, Ivan e Pavel, entrambi autotrasportatori, erano noti al proprietario del panificio e avevano trascorso del tempo all’interno del locale prima della sparatoria. La presenza di una donna, che ha assistito all’accaduto, ha fornito ulteriori dettagli agli investigatori. Dopo la sparatoria, la donna è fuggita per chiedere aiuto, mentre il presunto aggressore, Raffaele, è scappato dal retro del panificio. Gli inquirenti stanno ora cercando di capire se ci siano stati motivi più profondi dietro l’aggressione, oltre alla lite che ha scatenato la violenza.

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