Una manifestazione che mette in luce le difficoltà del settore agricolo lombardo.
Argomenti trattati
La protesta degli agricoltori lombardi
Mercoledì 29 gennaio, una manifestazione di agricoltori e allevatori ha paralizzato le strade di Milano, portando decine di trattori a sfilare per le vie della città. Sotto la sigla “Riscatto agricolo Lombardia”, i produttori hanno occupato il piazzale antistante la Stazione Centrale e il Pirellone, sede della Giunta regionale, per far sentire la loro voce in un momento di crescente crisi del settore. La protesta è stata motivata dalla difficile situazione economica, aggravata da inflazione e sanzioni sulle produzioni agricole.
Le ragioni della protesta
Filippo Goglio, presidente di “Riscatto agricolo Lombardia”, ha spiegato che gli agricoltori sono spesso accusati di danneggiare l’ambiente a causa delle emissioni degli allevamenti. Tuttavia, ha sottolineato come siano proprio gli agricoltori i veri custodi della terra. “Dove la terra viene sottratta all’agricoltura per costruire, si verificano catastrofi ambientali”, ha affermato. La manifestazione ha messo in evidenza il malessere di un settore che si sente trascurato e minacciato da politiche che non tengono conto delle reali esigenze degli agricoltori.
Le conseguenze della crisi agricola
La crisi del settore agricolo non è solo un problema economico, ma ha anche ripercussioni sulla sicurezza alimentare del paese. Gli agricoltori avvertono che, se la situazione non cambia, il comparto rischia di estinguersi. “Se andremo avanti così, vedremo se gli italiani saranno disposti a mangiare carne e prodotti sintetici, fatti in laboratorio”, ha aggiunto Goglio. La protesta ha quindi l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di un supporto concreto per il settore agricolo, fondamentale per la sostenibilità e la salute del nostro ambiente.