Un uomo di 37 anni condannato a dodici anni e due mesi per aver accoltellato un poliziotto.
Il caso di Hasan Hamis
Il 37enne Hasan Hamis è stato recentemente condannato a dodici anni e due mesi di reclusione per il tentato omicidio dell’agente di polizia Christian Di Martino, accoltellato nel maggio 2024 davanti alla stazione di Milano Lambrate. La sentenza, emessa dal Gup Silvia Perrucci, ha suscitato un acceso dibattito sulla sicurezza degli agenti e sulle tutele legali a loro disposizione. Durante il processo, la Procura aveva richiesto una pena più severa, di 13 anni e quattro mesi, ma il giudice ha optato per una condanna inferiore.
Le conseguenze per la vittima
Il poliziotto aggredito, Christian Di Martino, ha subito gravi ferite, tra cui la perdita di un rene, e ha dovuto affrontare un lungo percorso di recupero. L’avvocato della parte civile, Massimo del Confetto, ha sottolineato che, nonostante la condanna, il suo assistito non riceverà alcun risarcimento economico, poiché la Polizia di Stato non prevede una copertura assicurativa per i rischi professionali. “Il mio assistito non ha niente”, ha dichiarato Del Confetto, evidenziando l’assenza di una polizza integrativa per gli agenti in servizio attivo.
Questo caso solleva interrogativi importanti sulla protezione degli agenti di polizia e sulla necessità di riforme nel sistema di sicurezza. Molti esperti e sindacati di polizia hanno chiesto una maggiore attenzione alle condizioni di lavoro degli agenti, in particolare per coloro che operano in situazioni di alta tensione. La mancanza di una polizza assicurativa adeguata per i poliziotti, come avviene in molte aziende private, è vista come una grave lacuna che deve essere affrontata. La questione della sicurezza sul lavoro per gli agenti di polizia è diventata un tema centrale nel dibattito pubblico, con richieste di maggiore sensibilità da parte delle istituzioni.