×

Arresto di Giovanni Abilone: scoperto un arsenale segreto a Milano

Un'operazione della polizia svela un legame con la mafia e un vasto arsenale.

Arsenale segreto scoperto a Milano durante arresto
Scopri i dettagli sull'arresto di Giovanni Abilone e l'arsenale segreto a Milano.

Un arresto che fa rumore

Il 22 gennaio, la polizia di Milano ha arrestato Giovanni Abilone, un uomo di 44 anni già noto alle forze dell’ordine, accusato di spaccio di droga e detenzione illegale di armi. Questo arresto non è solo un episodio isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di indagini sulla criminalità organizzata, in particolare legato al clan mafioso di Castelvetrano, noto per i suoi legami con Matteo Messina Denaro. La Dda di Milano ha avviato l’inchiesta Hydra, che ha portato alla luce una rete di affiliazioni mafiose e traffici illeciti.

Un’operazione sotto copertura

La cattura di Abilone è avvenuta in seguito a un’osservazione da parte degli agenti, che hanno notato comportamenti sospetti in via Archimede. Dopo aver fermato l’uomo in piazza San Babila, gli agenti hanno scoperto 19 dosi di cocaina e una pistola revolver calibro 38 con proiettili. Ma la vera sorpresa è arrivata durante la perquisizione della sua abitazione a Taino, in provincia di Varese. Qui, gli agenti hanno trovato un capanno che nascondeva una stanza segreta, contenente un arsenale impressionante: sei pistole, due mitragliatrici, due fucili, caricatori, silenziatori e circa 1.300 munizioni di vario tipo.

Le implicazioni mafiose

Questo arresto solleva interrogativi inquietanti sulla presenza della mafia nel territorio milanese e sull’operatività di gruppi criminali organizzati. Giovanni Abilone non è solo un semplice spacciatore, ma un potenziale esponente di una rete più ampia che potrebbe avere ramificazioni in tutta Italia. La scoperta dell’arsenale segreto evidenzia la pericolosità di tali individui, che non solo trafficano droga, ma sono anche pronti a utilizzare armi letali per difendere i loro interessi. La polizia continua a indagare per comprendere l’estensione di queste attività e per prevenire ulteriori crimini.

Leggi anche