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Nuova condanna per l’ex primario di ginecologia di Chiavenna

La Corte d'Appello di Milano infligge una pena di 5 anni e 8 mesi all'ex medico.

Ex primario di ginecologia di Chiavenna in aula
L'ex primario di ginecologia di Chiavenna condannato nuovamente.

Il caso di Domenico Spellecchia

La vicenda di Domenico Spellecchia, ex primario di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Chiavenna, continua a far discutere. Dopo un lungo iter giudiziario, martedì scorso la Corte d’Appello di Milano ha emesso una nuova sentenza, condannando il medico a 5 anni e 8 mesi di reclusione per violenza sessuale ai danni di 18 pazienti. Questo nuovo verdetto arriva dopo che la Cassazione aveva annullato una precedente condanna di 6 anni, ordinando un nuovo processo a causa di errori procedurali riscontrati nel primo grado di giudizio.

Le reazioni alla sentenza

La reazione dell’avvocato di Spellecchia, Lino Terranova, è stata immediata. “Non è comunque ancora finita”, ha dichiarato, sottolineando che la difesa presenterà ricorso in Cassazione. La questione si fa complessa, poiché i legali del dottore stanno valutando se le motivazioni alla base della nuova condanna siano sufficienti per evitare un ulteriore annullamento della sentenza. Questo caso ha suscitato un ampio dibattito sull’adeguatezza delle pene per reati di tale gravità e sulla protezione delle vittime.

Il contesto legale e sociale

Il caso di Spellecchia non è isolato. Negli ultimi anni, la questione della violenza sessuale nel contesto medico ha ricevuto crescente attenzione, con numerosi casi che hanno portato alla luce abusi sistematici. La società civile chiede giustizia e maggiore protezione per le vittime, mentre le istituzioni sono chiamate a garantire che simili episodi non si ripetano. La sentenza della Corte d’Appello di Milano rappresenta un passo importante in questa direzione, ma la strada verso una giustizia completa è ancora lunga.

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