Nel 2024, la Lombardia registra un incremento allarmante delle aggressioni ai danni di medici e infermieri.
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Un quadro allarmante
La Lombardia si trova a fronteggiare una situazione critica riguardo alla sicurezza del personale sanitario. I dati emersi durante un recente convegno tenutosi a Palazzo Pirelli evidenziano un incremento del 25% delle aggressioni ai danni di medici e infermieri nel 2024 rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno, che ha visto quasi 26mila episodi di violenza negli ospedali italiani, colpisce in particolare il nord del paese, rendendo la Lombardia una delle regioni più colpite.
Chi sono le vittime?
Le statistiche rivelano che le vittime di queste aggressioni sono per lo più donne, rappresentando il 73% del totale. Le categorie più vulnerabili includono infermieri e fisioterapisti, che si trovano spesso in prima linea e a contatto diretto con i pazienti. Gli aggressori, nella maggior parte dei casi, sono pazienti o familiari, frustrati per i tempi di attesa o per risposte che considerano inadeguate. Questo clima di tensione si traduce in episodi che variano dagli insulti a vere e proprie aggressioni fisiche.
Un problema in crescita
Nel 2023, la Lombardia ha registrato quasi 4.900 violenze contro il personale sanitario, con il 31% di questi episodi che si sono verificati nei pronto soccorso. Questi dati allarmanti non solo evidenziano un aumento incontrollato delle aggressioni, ma anche una crescente sfiducia nel sistema da parte delle vittime: solo il 6% delle aggressioni è stato denunciato in procura. Federico Romani, presidente del Consiglio regionale, ha sottolineato che tali episodi non possono essere tollerati e che le istituzioni devono adottare misure più efficaci per proteggere il personale sanitario.
Le misure da adottare
Paolo Capone, segretario generale di Ugl, ha evidenziato l’importanza di continuare a implementare misure efficaci, adattandole alle specifiche realtà territoriali. È fondamentale coinvolgere attivamente i dirigenti delle strutture sanitarie in questa battaglia per garantire la massima sicurezza ai lavoratori. In risposta a questa emergenza, il Parlamento ha istituito una commissione d’inchiesta per approfondire le cause e trovare soluzioni adeguate. La sicurezza del personale sanitario deve diventare una priorità, affinché possano continuare a svolgere il loro lavoro in un ambiente sereno e protetto.