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Aggressioni sessuali a Milano: la testimonianza di una giovane britannica

Un racconto straziante di violenza e paura durante i festeggiamenti di Capodanno

Giovane britannica racconta aggressione a Milano
Scopri la testimonianza di una giovane britannica su un'aggressione a Milano.

Una notte da dimenticare

La notte di Capodanno a Milano, un momento di festa e celebrazione, si è trasformata in un incubo per una giovane britannica di 19 anni. Mentre si trovava in piazza Duomo con amici, la ragazza è stata aggredita da un gruppo di uomini, descrivendo un’esperienza traumatica che ha segnato profondamente la sua vita. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nelle città italiane e sulla protezione delle donne durante eventi pubblici.

La testimonianza di Imogen

Imogen, questo il nome della giovane, ha raccontato di essere stata circondata da circa 30 uomini che non conosceva. “Mi tenevano per le braccia e per le mani, non potevo difendermi”, ha dichiarato, evidenziando la brutalità dell’aggressione. La ragazza ha descritto come vari uomini abbiano iniziato a palpeggiarla, mentre un altro tentava di sollevare il suo vestito. “Stavo lottando per liberarmi, e loro si stavano godendo la mia sofferenza”, ha aggiunto, rivelando il profondo disagio e la paura che ha provato in quel momento.

Un’inchiesta in corso

Le autorità italiane hanno avviato un’inchiesta per fare luce su quanto accaduto. La testimonianza di Imogen è stata presa in seria considerazione, e le forze dell’ordine stanno esaminando le segnalazioni di violenza avvenute durante la notte di Capodanno. La pm Letizia Mannella coordina le indagini, cercando di identificare i responsabili di questo atto inaccettabile. La sicurezza delle donne in eventi pubblici deve essere una priorità, e questo episodio mette in evidenza la necessità di misure più efficaci per prevenire simili aggressioni.

Le conseguenze psicologiche

Imogen ha confessato di avere difficoltà a ritrovare la fiducia in se stessa dopo l’aggressione. “Sono con il cuore spezzato nel dover combattere questa battaglia proprio all’inizio della mia vita adulta”, ha dichiarato. La paura e il trauma vissuti in quella notte hanno lasciato un segno profondo, rendendo difficile per lei sentirsi al sicuro, anche in un paese che considerava sicuro. Questo episodio non è solo una questione di giustizia, ma anche di supporto psicologico per le vittime di violenza, che spesso si trovano a dover affrontare un lungo percorso di guarigione.

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