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Riccardo Bossi condannato per reddito di cittadinanza indebitamente percepito

Il figlio del fondatore della Lega condannato a 2 anni e 6 mesi per frode

Riccardo Bossi in aula durante il processo sul reddito di cittadinanza
Riccardo Bossi, ex politico, condannato per frode sul reddito di cittadinanza.

La condanna di Riccardo Bossi

Riccardo Bossi, noto per essere il figlio di Umberto Bossi, fondatore della Lega, è stato recentemente condannato a una pena di 2 anni e 6 mesi per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. La sentenza è stata emessa dal gup del Tribunale di Busto Arsizio, Veronica Giacola, e include anche una provvisionale di 15mila euro a favore dell’INPS. Questo caso ha suscitato un notevole interesse mediatico, non solo per il nome noto coinvolto, ma anche per le implicazioni legali e sociali legate al tema del reddito di cittadinanza in Italia.

Le circostanze del reato

Secondo le indagini, Riccardo Bossi avrebbe percepito 280 euro al mese per un totale di 43 mensilità, nonostante fosse stato sfrattato da un appartamento per morosità già un anno prima dell’inizio degli accertamenti. La pubblica accusa, rappresentata dalla pm Nadia Calcaterra, aveva inizialmente richiesto una pena di 2 anni e 4 mesi, ma il giudice ha ritenuto opportuno infliggere una condanna più severa. Questo episodio solleva interrogativi sulla gestione e il controllo del reddito di cittadinanza, un tema di grande attualità in Italia, dove le politiche sociali sono spesso oggetto di dibattito.

Un passato turbolento

La vicenda di Riccardo Bossi non è nuova ai guai con la giustizia. Nel 2014, era stato condannato per non aver pagato un orologio e gioielli in una gioielleria di Busto Arsizio, e nel 2017 per non aver saldato un lavoro eseguito in casa. Inoltre, nel 2024, è iniziato un processo per presunti maltrattamenti nei confronti della madre. Questi eventi pongono l’accento su un percorso di vita segnato da difficoltà e problematiche legali, che si intrecciano con il suo legame con una figura politica di spicco come Umberto Bossi.

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