Dopo la morte del giovane, la famiglia esprime il desiderio di verità e unità.
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Un appello alla calma e alla riflessione
La tragica morte di Ramy Elgaml, un ragazzo di 19 anni, ha scosso profondamente la comunità di Milano e oltre. La sua famiglia, in un momento di grande dolore, ha deciso di prendere una posizione chiara e ferma contro ogni forma di violenza che ha caratterizzato le manifestazioni recenti. “Non nel suo nome”, affermano i familiari, sottolineando che la figura di Ramy non deve essere utilizzata per giustificare atti di vandalismo e disordini.
La richiesta di verità e giustizia
I genitori di Ramy, in particolare il padre Yehia Elgaml, hanno espresso il loro desiderio di vedere la giustizia seguire il suo corso naturale. “Siamo profondamente turbati nell’apprendere che il nome di Ramy venga utilizzato come pretesto per atti di violenza”, hanno dichiarato. La famiglia chiede che il ricordo del giovane diventi un simbolo di unità e non di divisione. “Il nostro appello è rivolto a tutti coloro che scelgono di onorare la sua memoria: fatelo in modo pacifico e costruttivo, attraverso il dialogo e il rispetto reciproco”.
La strumentalizzazione del dolore
La famiglia di Ramy si dissocia da qualsiasi utilizzo politico del nome del giovane. “Ramy era un ragazzo pieno di vita, amato dalla sua famiglia e dai suoi amici”, hanno affermato, evidenziando che non vogliono che la sua figura venga strumentalizzata per fini che non hanno nulla a che fare con la loro richiesta di verità e giustizia. In un momento così delicato, la famiglia chiede rispetto per il loro dolore e invita tutti a unirsi nella ricerca di un percorso che porti a una vera giustizia, senza odio, violenza o divisioni.