Un corteo per chiedere verità e giustizia in una città che lotta contro il razzismo
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Una manifestazione per la giustizia
Sabato 11 gennaio, alle 17.30, la città di Milano si prepara a scendere in piazza San Babila per una manifestazione che chiede verità e giustizia per Ramy e Fares. Questo evento è stato indetto dalla pagina social ‘coordinamento antirazzista’, che denuncia la crescente violenza e discriminazione razziale che affligge la metropoli. La morte di Ramy Elgam, un giovane egiziano di 19 anni, avvenuta nel quartiere di Corvetto, ha riacceso i riflettori su un problema che molti cittadini vivono quotidianamente.
Il contesto della protesta
La decisione di organizzare il corteo arriva a un mese e mezzo dalla tragica scomparsa di Ramy, e pochi giorni dopo la diffusione di un video che documenta l’incidente. Le parole della pagina ‘coordinamento antirazzista’ sono forti e chiare: “Le forze dell’ordine giudicano prima dei giudici e condannano attraverso la pratica della profilazione razziale”. Questo fenomeno, che porta a vessare e fermare cittadini identificati arbitrariamente come non italiani, è un tema centrale della protesta. La manifestazione non è solo un atto di memoria, ma un appello a tutti coloro che credono nella dignità e nel rispetto dei diritti umani.
Razzismo e classismo: una lotta quotidiana
Il post di denuncia pubblicato su Instagram sottolinea come il razzismo e il classismo siano le lenti attraverso cui vengono percepiti i corpi non conformi all’italianità bianca e ricca. Queste lenti disumanizzano le persone, giustificano umiliazioni e legittimano violenze. “Chi vive in questa città e vuole difendere i valori della resistenza e i principi della parità dei diritti non può accettare le parole usate per parlare di Ramy e Fares”, si legge nel messaggio. La manifestazione diventa quindi un momento di riflessione e di lotta contro le politiche di segregazione che continuano a caratterizzare Milano.
Un futuro di dignità e rispetto
La chiamata alla mobilitazione è chiara: “Scenderemo in piazza perché la città di Milano continua a procurare politiche di segregazione”. I manifestanti non si limitano a denunciare, ma si impegnano a costruire spazi antirazzisti, dove ogni individuo possa essere trattato con dignità e rispetto. Questo evento rappresenta un’opportunità per tutti coloro che desiderano unirsi a una causa giusta e necessaria, per affermare che la lotta contro il razzismo è una battaglia collettiva e che ogni voce conta.