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Rimpatrio di tunisini dopo insulti all’Italia e alla polizia

Due cittadini tunisini rimpatriati dopo disordini e insulti a Milano durante Capodanno.

Rimpatrio di tunisini in seguito a tensioni con l'Italia
Il rimpatrio dei tunisini dopo le recenti polemiche con l'Italia.

Il contesto dei disordini di Capodanno a Milano

Durante la notte di Capodanno, Milano è stata teatro di eventi che hanno sollevato un acceso dibattito pubblico. Due cittadini tunisini sono stati fermati in piazza del Duomo, dove si sono resi protagonisti di atti di vilipendio nei confronti dell’Italia e delle forze dell’ordine. Questi eventi hanno attirato l’attenzione non solo delle autorità, ma anche dei social media, dove i video dei disordini sono diventati virali, suscitando indignazione tra i cittadini.

Le conseguenze legali e il rimpatrio

Il Ministero dell’Interno ha confermato che i due tunisini sono stati rimpatriati tramite un volo speciale il 7 gennaio. Uno dei due aveva precedenti penali e ha partecipato attivamente ai disordini, danneggiando la statua di Vittorio Emanuele. L’altro, invece, si trovava in Italia in modo irregolare. Le autorità hanno agito in base all’articolo 290 del codice penale, che punisce il vilipendio alla Repubblica e alle forze armate con sanzioni pecuniarie significative.

La reazione della società e delle istituzioni

La reazione della società è stata immediata e forte. Il centrodestra, in particolare, ha espresso indignazione per quanto accaduto, sottolineando l’importanza del rispetto per le istituzioni e per il paese. La diffusione dei video sui social ha amplificato la discussione, portando a una riflessione più ampia sulla sicurezza e sull’immigrazione. Le autorità hanno già identificato una dozzina di persone coinvolte nei disordini, e sono state adottate misure preventive per evitare simili episodi in futuro.

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