Un 18enne egiziano tenta di rapinare due passeggeri e si rifugia in bagno.
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Un episodio di violenza su un treno
La notte del 3 gennaio, un episodio di violenza ha scosso i passeggeri del treno Lecco-Milano Garibaldi. Un giovane di 18 anni, di origine egiziana, ha tentato di rapinare due viaggiatori, scatenando il panico tra i presenti. La situazione è degenerata rapidamente, culminando in un arresto che ha messo fine alla sua fuga disperata.
La dinamica della rapina
Il primo tentativo di rapina è avvenuto ai danni di un ragazzo di 23 anni, originario della Sardegna. Il giovane rapinatore si è avvicinato, cercando di avviare una conversazione per distrarre la vittima. Tuttavia, il 23enne, non gradendo l’attenzione, si è spostato. In un gesto di violenza, il rapinatore ha tentato di strappargli lo zaino, colpendolo con un calcio alla schiena, ma senza successo.
Non demordendo, il giovane ha poi puntato un 22enne siciliano, colpendolo in faccia per rubargli il borsello. Le grida delle vittime hanno attirato l’attenzione del capotreno, che ha immediatamente allertato le autorità. Nel frattempo, il rapinatore, nel tentativo di sfuggire alla cattura, si è rifugiato nel bagno del treno, chiudendosi a chiave.
Intervento delle forze dell’ordine
All’arrivo alla stazione di Monza, gli agenti di polizia sono saliti sul convoglio e, dopo aver ricevuto la segnalazione del capotreno, si sono diretti verso il bagno dove il giovane si era rinchiuso. Con prontezza, hanno aperto la porta e lo hanno arrestato. Le due vittime, ancora sotto shock, hanno riconosciuto il rapinatore, confermando la sua identità.
Portato in questura, il giovane ha manifestato l’intenzione di patteggiare nel rito direttissimo. Nel frattempo, l’ufficio immigrazione si sta occupando della sua posizione, considerando un possibile allontanamento dall’Italia. Questo episodio mette in luce non solo la violenza che può manifestarsi in luoghi pubblici, ma anche l’importanza della prontezza delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei cittadini.