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Sequestro di fuochi artificiali a Milano: due denunciati per vendita illegale

La polizia locale sequestra migliaia di prodotti pirotecnici e denuncia due venditori.

Sequestro di fuochi artificiali a Milano con polizia
Due persone denunciate a Milano per vendita illegale di fuochi artificiali.

Un’operazione contro la vendita illegale di fuochi artificiali

Il 31 dicembre, la polizia locale di Milano ha condotto un’importante operazione di sequestro di fuochi artificiali, portando alla luce un’attività di vendita illegale che coinvolgeva anche minori. In piazzale Cuoco, una zona nota per il mercatino delle pulci, gli agenti del nucleo antiabusivismo ‘Goac’ hanno confiscato ben 2.975 prodotti pirotecnici, per un peso totale di circa 400 chilogrammi. Questo intervento non solo ha messo fine a una pratica pericolosa, ma ha anche evidenziato la necessità di una maggiore vigilanza nelle aree frequentate da giovani e famiglie.

La vendita di fuochi d’artificio ai minori

Tra i dettagli più allarmanti dell’operazione, spicca la denuncia di due individui sorpresi a vendere fuochi artificiali a un ragazzo di soli 13 anni. Questa situazione ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla responsabilità dei venditori, che non solo hanno infranto la legge, ma hanno anche messo a rischio l’incolumità di un minore. La polizia ha agito prontamente, restituendo il denaro al giovane e affidandolo ai genitori, sottolineando l’importanza di proteggere i più giovani da pratiche pericolose.

Le conseguenze legali per i trasgressori

Le due persone denunciate sono accusate di detenzione e vendita di materiale esplodente senza rispettare le normative vigenti, che mirano a garantire la sicurezza pubblica e a prevenire incidenti. La legge italiana è molto severa riguardo alla vendita di fuochi artificiali, specialmente ai minori, e le forze dell’ordine sono impegnate a monitorare costantemente queste attività. Questo sequestro rappresenta un chiaro messaggio: le autorità non tollereranno comportamenti irresponsabili che possano mettere in pericolo la vita delle persone, in particolare quella dei più giovani.

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