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Arresto di Mohammad Abedini: tensioni tra Iran e Italia

L'arresto di un accademico svizzero-iraniano solleva interrogativi sulle relazioni internazionali.

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L'arresto di Mohammad Abedini segna un punto critico nelle relazioni tra Iran e Italia.

Il contesto dell’arresto

Il , l’aeroporto di Malpensa è diventato il palcoscenico di un arresto che ha scosso le relazioni internazionali. Mohammad Abedini Najafabadi, un accademico svizzero-iraniano di 38 anni, è stato fermato su richiesta degli Stati Uniti, accusato di aver esportato illegalmente tecnologia per droni utilizzati dall’Iran in un attacco contro una base militare americana in Giordania. Le sue parole, pronunciate al momento dell’arresto, risuonano forti: “Sono un uomo di studi, non un terrorista”. Questa affermazione ha sollevato interrogativi sulla sua reale identità e sulle accuse mosse contro di lui.

Le preoccupazioni familiari e la richiesta di domiciliari

Abedini ha espresso preoccupazione per la sua famiglia, sottolineando il suo dispiacere nel trovarsi coinvolto in una questione così grave. Il suo avvocato, Alfredo De Francesco, ha presentato una richiesta per gli arresti domiciliari, proponendo un appartamento a Milano come luogo di detenzione alternativa. Secondo il legale, non ci sarebbero rischi di fuga, sostenuto da alcune persone che avrebbero garantito per lui, anche se la loro identità rimane sconosciuta. La procura generale deve ancora fissare una data per l’udienza riguardante l’estradizione, ma si prevede che possa avvenire nei prossimi giorni, subito dopo le festività di Capodanno.

Il legame con Cecilia Sala e le implicazioni diplomatiche

Il caso di Abedini si intreccia con quello della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata a Teheran il 19 dicembre, proprio prima del suo rientro in Italia. Si sospetta che l’Iran stia considerando uno scambio tra i due, un’ipotesi che potrebbe complicare ulteriormente le già tese relazioni tra Italia e Iran. La Illumove, la società attraverso cui Abedini avrebbe operato, è stata al centro di polemiche, ma il Politecnico di Losanna ha chiarito che non esistono legami diretti tra l’istituzione e l’accademico. Questo scenario ricorda il caso di Artem Uss, arrestato a Malpensa con accuse simili, il quale riuscì a fuggire nonostante fosse sotto sorveglianza. La storia di Abedini e Sala potrebbe rappresentare un nuovo capitolo in una saga di tensioni internazionali, dove le vite di individui si intrecciano con le strategie geopolitiche.

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