Il 10 gennaio 2025, i lavoratori del Tpl scioperano contro le condizioni di lavoro
Il contesto dello sciopero
Il segnerà un momento cruciale per i trasporti pubblici a Milano, con il primo sciopero indetto dai lavoratori del Trasporto Pubblico Locale (Tpl). Faisa Confail ha annunciato che l’agitazione durerà 4 ore, ma non ha specificato se si svolgerà al mattino o alla sera. Questo sciopero arriva in un periodo di crescente difficoltà economica per molti cittadini, con il costo della vita che continua a salire e le bollette che diventano sempre più insostenibili.
Le ragioni della protesta
I sindacati hanno espresso il loro malcontento riguardo all’accordo preliminare sottoscritto il 11 dicembre scorso, definendolo un insulto alla dignità dei lavoratori. Secondo le loro affermazioni, l’accordo prevede aumenti salariali irrisori e una tantum di 500 euro per 16 mesi di arretrati, che non sono sufficienti a coprire le spese quotidiane. Inoltre, la parte normativa del contratto, che dovrebbe garantire miglioramenti in termini di sicurezza e formazione, è stata rimandata a data da destinarsi, lasciando i lavoratori in una situazione di precarietà.
Le conseguenze per i cittadini
La protesta non riguarda solo i lavoratori, ma avrà un impatto diretto anche sui cittadini milanesi. Con il fermo di metro, bus e tram, molti pendolari si troveranno a dover affrontare disagi significativi nei loro spostamenti quotidiani. La richiesta dei sindacati è chiara: non possono più accettare di essere trattati come numeri e ricevere compensi inadeguati per il loro lavoro essenziale. La mobilitazione del 10 gennaio rappresenta quindi un grido di aiuto e una richiesta di rispetto per il lavoro svolto dai dipendenti del Tpl.