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Sciopero dei mezzi pubblici: il 10 gennaio inizia la protesta dei lavoratori

Il sindacato Faisa Confail protesta contro le condizioni lavorative e le richieste economiche

Manifestazione dei lavoratori dei mezzi pubblici in sciopero
Il 10 gennaio inizia lo sciopero dei mezzi pubblici: scopri di più.

Il contesto dello sciopero

Il , i lavoratori del trasporto pubblico locale in Italia si fermeranno per un’agitazione indetta dal sindacato Faisa Confail. Questa protesta arriva in un momento di crescente insoddisfazione tra i dipendenti, che si sentono trascurati e sottovalutati. Con l’aumento del costo della vita e le bollette che gravano sulle spalle delle famiglie, i lavoratori chiedono un riconoscimento adeguato del loro impegno quotidiano.

Le ragioni della protesta

Faisa Confail ha espresso il proprio dissenso attraverso un comunicato, sottolineando che l’accordo preliminare firmato da alcune sigle sindacali è considerato offensivo. Secondo il sindacato, le proposte economiche, come un aumento di 60 euro previsto per marzo 2025 e ulteriori 100 euro da agosto 2026, non sono sufficienti a coprire le spese quotidiane. Inoltre, la parte normativa del contratto, che dovrebbe garantire miglioramenti in termini di sicurezza e formazione, è stata rimandata a data da destinarsi.

Impatto sul servizio pubblico

Lo sciopero, che durerà 4 ore, avrà un impatto significativo sui mezzi pubblici, in particolare a Milano, dove metropolitane, bus e tram di Atm saranno a rischio. I pendolari dovranno affrontare disagi e ritardi, mentre i lavoratori del settore si uniscono per far sentire la loro voce. La protesta non è solo una questione di salari, ma rappresenta una lotta per la dignità e il riconoscimento del valore del lavoro svolto nel trasporto pubblico.

Uniti per il futuro

Faisa Confail ha invitato tutti i lavoratori a unirsi nella protesta, sottolineando che è fondamentale opporsi a un sistema che non riconosce il loro valore. La richiesta è chiara: un contratto che rispetti i diritti e le esigenze dei lavoratori, garantendo loro un futuro migliore. La mobilitazione del 10 gennaio rappresenta un passo importante verso il cambiamento e la rivendicazione di condizioni di lavoro dignitose.

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