Due indagati ai domiciliari chiedono di essere ascoltati nell'inchiesta milanese.
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Un caso che scuote Milano
L’inchiesta sul cyber spionaggio che ha coinvolto la società Equalize continua a far parlare di sé. I due indagati, Carmine Gallo e Nunzio Samuele Calamucci, attualmente agli arresti domiciliari, hanno richiesto di essere ascoltati dagli inquirenti. Gli interrogatori sono stati programmati per l’11 dicembre, ma non si svolgeranno presso il Palazzo di Giustizia. Questo caso ha attirato l’attenzione non solo per le accuse di dossieraggi illeciti, ma anche per le personalità coinvolte, tra cui il figlio del presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Le accuse e le indagini
Le indagini hanno rivelato una rete complessa di presunti spionaggi orchestrati dalla Equalize. I legali degli indagati hanno sollevato interrogativi sulla legittimità delle prove raccolte e sulla conduzione dell’inchiesta. Dal 25 ottobre, Gallo e Calamucci si trovano agli arresti domiciliari, ma la loro richiesta di essere ascoltati potrebbe cambiare le dinamiche del caso. Inoltre, è in attesa di fissazione l’udienza al Tribunale del Riesame, che dovrà esaminare le istanze di carcere rigettate dal gip.
Collegamenti internazionali e nuove piste
Le indagini hanno preso una piega internazionale, con una pista che ha condotto fino in Belgio, dove un dirigente è stato perquisito dai carabinieri di Varese. Questo sviluppo ha ampliato l’orizzonte dell’inchiesta, suggerendo che le attività di spionaggio potrebbero avere ramificazioni oltre i confini nazionali. Inoltre, il legale della giovane che accusa Leonardo Apache La Russa di violenza ha richiesto alla procura di Milano l’accesso ai tabulati telefonici di Pazzali e della Equalize, nel tentativo di dimostrare il presunto spionaggio ai danni della famiglia La Russa.