La Polizia di Stato di Milano arresta tre uomini e sequestra oltre 5 terabyte di materiale illecito.
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Un’operazione complessa contro la pedopornografia
Nei giorni scorsi, Milano è stata teatro di un’importante operazione della Polizia di Stato, denominata “Bittersweet”, che ha portato all’arresto di tre uomini accusati di detenzione di materiale pornografico realizzato attraverso lo sfruttamento di minorenni. Questa operazione è il risultato di un’analisi approfondita delle segnalazioni provenienti da organi di polizia esteri, in particolare dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.).
Perquisizioni e sequestri significativi
Grazie alle informazioni raccolte, i magistrati del Dipartimento “Tutela dei soggetti vulnerabili” della Procura di Milano hanno autorizzato 11 perquisizioni in diverse abitazioni nell’area metropolitana. Durante queste operazioni, gli agenti hanno sequestrato un ingente quantitativo di dispositivi elettronici, tra cui 3 personal computer, 13 smartphone, 3 tablet e 15 spazi cloud, per un totale di circa 5 terabyte di dati. Questo materiale conteneva video e foto di minorenni coinvolti in atti sessuali, evidenziando una preoccupante ricerca di contenuti illeciti da parte degli arrestati.
Il ruolo della Polizia di Stato nella protezione dei minori
L’operazione “Bittersweet” non solo ha portato all’arresto di individui coinvolti in attività illecite, ma ha anche messo fine a violenze sessuali perpetrate da uno degli arrestati nei confronti di una giovane vittima. La Polizia di Stato, attraverso il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Milano, ha dimostrato un alto livello di specializzazione e competenza nel contrasto al fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori online. Questo intervento rappresenta un passo significativo nella lotta contro la pedopornografia e la protezione dei soggetti vulnerabili.