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Protocollo d’intesa tra tribunale e commercialisti per il futuro della giustizia

Un nuovo protocollo per garantire competenza e opportunità ai giovani professionisti.

Protocollo d'intesa tra tribunale e commercialisti
Un accordo innovativo per migliorare la giustizia.

Un accordo strategico per il futuro della giustizia

Il Tribunale di Milano e l’Ordine dei commercialisti hanno recentemente siglato un protocollo d’intesa che segna un passo importante verso la formazione e l’inserimento dei giovani professionisti nel mondo della giustizia. Questo accordo nasce dall’esigenza di garantire un numero adeguato di consulenti tecnici, capaci di fornire supporto di alta qualità nei procedimenti giudiziari. La collaborazione tra le due istituzioni mira a creare un circuito virtuoso di tutoraggio, dove i commercialisti esperti possano trasmettere le loro competenze ai più giovani, formando così una nuova generazione di professionisti.

Il valore della formazione e della turnazione

Uno dei punti cruciali del protocollo è la necessità di garantire una turnazione tra i commercialisti che svolgono consulenze per il tribunale. Attualmente, esiste il rischio che solo un numero limitato di professionisti venga incaricato, creando una situazione di monopolio che non favorisce l’accesso ai giovani. Come sottolineato dal presidente del tribunale, Fabio Roia, è fondamentale che i giudici possano contare su un ampio ventaglio di esperti, non solo per garantire equità, ma anche per assicurare che le consulenze siano di alta qualità. Questo approccio non solo arricchisce l’esperienza dei giovani commercialisti, ma contribuisce anche a una giustizia più equa e competente.

Opportunità per i giovani commercialisti

Il protocollo d’intesa prevede che l’Ordine dei commercialisti si impegni a selezionare e formare nuove leve che possano affiancare i professionisti più esperti. Questo non solo offre ai giovani l’opportunità di apprendere sul campo, ma garantisce anche che il tribunale possa contare su un numero maggiore di consulenti, senza compromettere la qualità del servizio. La presidente dell’Ordine, Marcella Caradonna, ha evidenziato l’importanza di fornire ai giovani commercialisti l’accesso a procedure e competenze elevate, fondamentali per affrontare le sfide del mercato attuale, come le perizie sui brevetti o le consulenze nel settore della moda, dove i compensi possono raggiungere cifre significative.

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