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Accessibilità e inclusione: la denuncia di Valentina Tomirotti a Milano

Un evento culturale annullato per mancanza di accessibilità: la voce di Valentina Tomirotti

Valentina Tomirotti parla di accessibilità a Milano
Valentina Tomirotti denuncia la mancanza di accessibilità a Milano.

Un evento culturale inaccessibile

Durante il recente BookCity di Milano, un evento che celebra la cultura e la letteratura, si è verificato un episodio che ha sollevato interrogativi sull’accessibilità degli spazi pubblici. Valentina Tomirotti, giornalista e attivista per i diritti delle persone con disabilità, avrebbe dovuto presentare il libro di Fabrizio Acanfora, ‘L’errore. Storia anomala della normalità’. Tuttavia, la presentazione è stata annullata a causa della mancanza di accesso per le persone con disabilità.

Valentina ha condiviso la sua esperienza sui social, denunciando come l’evento fosse stato organizzato in un luogo non accessibile. La sua testimonianza è accompagnata da una fotografia che la ritrae sulla sua carrozzina, evidenziando la difficoltà di accedere a spazi che dovrebbero essere aperti a tutti.

Un paradosso inaccettabile

La denuncia di Tomirotti non si limita alla sua personale esperienza, ma si estende a una critica più ampia verso la società. “Organizzare un evento pubblico in uno spazio inaccessibile è già di per sé una discriminazione”, ha affermato. La presentazione di un libro che tratta i temi dell’inclusione e della normalità, in un luogo che esclude, rappresenta un paradosso che non può essere ignorato.

Le scuse fornite dagli organizzatori, come “avevamo segnalato la non accessibilità” o “abbiamo fatto tesoro di questo disguido”, non sono state sufficienti per Valentina. “Segnalare che un luogo non è accessibile non è una scusa. È una resa”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di considerare l’accessibilità non come un’opzione, ma come un diritto fondamentale.

Milano e la cultura dell’inclusione

Valentina Tomirotti ha espresso il suo disappunto nei confronti di Milano, definita da molti come la capitale della cultura e dell’inclusione. “Milano, capitale della cultura? Dell’inclusione? Solo a parole”, ha affermato. La sua esperienza mette in luce un problema sistemico: l’accessibilità viene spesso trattata come un aspetto secondario, mentre dovrebbe essere al centro di ogni iniziativa culturale.

La mancanza di accessibilità non è solo un problema logistico, ma ha un impatto profondo sulla vita delle persone con disabilità. “Per chi vive l’esclusione, l’accessibilità è la differenza tra partecipare e restare fuori”, ha concluso Valentina, richiamando l’attenzione sulla necessità di un cambiamento reale e tangibile. È tempo di agire affinché ogni persona, indipendentemente dalle proprie capacità, possa accedere alla cultura e alla società in modo equo.

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