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Rapina al campetto da basket di Milano: un episodio inquietante

Un gruppo di giovani aggrediti durante una partita di basket a Milano, indagini in corso.

Rapina al campetto da basket di Milano: un episodio inquietante

Domenica mattina, un tranquillo campetto da basket di via Primaticcio a Milano è diventato teatro di un’aggressione che ha lasciato i giovani coinvolti in uno stato di shock. Quattro ragazzi, due italiani di 16 anni, un filippino coetaneo e un connazionale di 14 anni, sono stati vittime di una rapina violenta. Secondo quanto riportato dalle vittime, un gruppo di giovani, tutti descritti come nordafricani, li ha circondati, minacciati e picchiati, portando via i loro monopattini e un cappellino.

Dettagli dell’aggressione

La rapina è avvenuta mentre i ragazzi stavano giocando a basket. All’improvviso, sono stati avvicinati da un gruppo di aggressori che, senza alcun preavviso, hanno iniziato a colpirli. Il 16enne filippino ha subito i colpi più gravi e, a causa delle ferite riportate, è stato necessario il suo trasporto in ospedale. I medici del 118 lo hanno soccorso e accompagnato in codice verde al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, dove ha ricevuto le cure necessarie. Fortunatamente, gli altri ragazzi non hanno avuto bisogno di assistenza medica.

Reazioni e indagini in corso

Questo episodio ha suscitato una forte preoccupazione tra i residenti della zona e i genitori dei ragazzi coinvolti. La sicurezza nei luoghi di ritrovo per i giovani è diventata un tema di discussione, con molti che chiedono maggiori misure di protezione. Le autorità locali hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili dell’aggressione. Gli agenti di polizia stanno raccogliendo testimonianze e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona per fare luce su quanto accaduto.

Il contesto della violenza giovanile a Milano

Questo non è un caso isolato. Negli ultimi anni, Milano ha visto un aumento di episodi di violenza giovanile, spesso legati a bande e a conflitti tra gruppi. Le autorità stanno cercando di affrontare questo problema con iniziative di prevenzione e sensibilizzazione, ma la strada da percorrere è ancora lunga. È fondamentale che i giovani possano sentirsi al sicuro nei luoghi di aggregazione e che episodi come quello di domenica non si ripetano più.

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