Un capriolo in difficoltà nel Naviglio salvato dai vigili del fuoco di Milano
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Questa mattina, un capriolo maschio ha vissuto un momento di grande paura e difficoltà nel Naviglio di Milano. L’animale, smarrito e disorientato, è finito in un anfratto delle acque del canale, dove è rimasto intrappolato, rischiando di affogare. L’intervento dei vigili del fuoco, in particolare del personale SAF del Comando di Milano, è stato cruciale per il salvataggio dell’animale. La situazione si è rivelata complessa, richiedendo non solo abilità tecniche ma anche una grande dose di pazienza e attenzione.
Le operazioni di salvataggio
Il recupero del capriolo non è stato affatto semplice. I vigili del fuoco hanno dovuto affrontare diverse difficoltà, tra cui la posizione precaria dell’animale e il rischio di ulteriori ferite. Grazie all’uso di tecniche specializzate e all’applicazione di sedativi, i pompieri sono riusciti a liberare il capriolo dall’anfratto. Una volta recuperato, l’animale è stato immediatamente trasferito all’Oasi di Vanzago, dove i veterinari hanno iniziato a monitorare le sue condizioni di salute. Questo intervento dimostra l’importanza della formazione e della preparazione dei vigili del fuoco, che non si limitano a spegnere incendi, ma intervengono anche in situazioni di emergenza legate alla fauna selvatica.
Un precedente salvataggio di un capriolo
Questo non è il primo caso di salvataggio di un capriolo nella zona. Pochi giorni fa, un altro capriolo era rimasto intrappolato tra le sbarre di una cancellata a Corsico. Anche in questo caso, la sinergia tra la polizia locale, i vigili del fuoco e il personale del Nucleo Ittico Venatorio ha portato a un esito positivo. L’animale è stato monitorato da un veterinario dell’ATS e, dopo aver ricevuto le cure necessarie, è stato portato al CRAS di Vanzago, dove è stato riabilitato e successivamente liberato nel suo habitat naturale. Questi eventi sottolineano l’importanza della collaborazione tra le diverse forze di emergenza e la necessità di proteggere la fauna selvatica, spesso vulnerabile a causa dell’urbanizzazione e delle attività umane.