Successo straordinario per le Giornate autunnali del FAI a Milano: oltre 18 mila visitatori, record di partecipazione e nuovi luoghi aperti. Il patrimonio culturale italiano continua a conquistare interesse e il Fai si prepara a festeggiare il suo 50° anniversario con un programma speciale
Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha lanciato il suo appello e Milano ha risposto in modo entusiasta. Questa edizione delle Giornate autunnali ha registrato un aumento significativo di visitatori, con ben duemila presenze in più rispetto all’anno precedente. Nei due giorni dell’evento, il totale è salito a 18 mila, includendo le visite ai Beni FAI di Villa Necchi e Villa Appiani, che rappresentano il 5% delle visite a livello nazionale.
Palazzo Cusani
Tra le location più ricercate, spicca Palazzo Cusani in via Brera, sede della rappresentanza della NATO e del Comando Militare Esercito Lombardia, che ha richiamato oltre duemila persone. Questo palazzo è famoso non solo per i suoi affreschi, ma anche per le tre palle di cannone, frutto di un attacco durante le Cinque giornate di Milano.
Sede Rai di Corso Sempione
Anche la sede Rai di Corso Sempione ha visto affluire altre 2 mila persone. Infine, il Chiostro Cappuccio ha accolto 1850 visitatori, spesso in attesa per lunghe ore. Situato nel cuore del distretto delle 5 Vie, questo chiostro, noto anche come chiostro “delle Umiliate”, sorge su un antico circo romano ed è stato costruito verso la fine del Quattrocento. Oggi rappresenta l’unica testimonianza rimasta dell’ex monastero di Santa Maria Maddalena al Cerchio, dove, sin dai primi anni del 1000 fino al 1810, un gruppo di laiche si dedicava a una vita di fede sotto l’ordine delle Umiliate.
La sede Rai situata in Corso Sempione ha visto un’ottima partecipazione: l’edificio, progettato da Giò Ponti nel 1939 e terminato nel periodo post-bellico, ha ospitato un percorso speciale per il centenario della radio e per commemorare Mike Bongiorno durante le Giornate Fai d’Autunno. “Per ridurre i tempi di attesa – racconta Piergiacomo Mion Dalle Carbonare, capo della delegazione Fai Milano – quest’anno abbiamo introdotto la possibilità di prenotare in anticipo alcuni orari per i membri. Abbiamo anche incrementato il numero di beni aperti, precisamente 15, grazie anche al supporto dei privati. Perché queste giornate continuano a riscuotere successo? C’è un interesse sempre più forte nel riscoprire il patrimonio culturale italiano. Questa tendenza è intensa un po’ ovunque, ma a Milano ha radici profonde. È importante notare anche l’aspetto sociale di questo evento: 300 volontari hanno reso possibile le aperture nel weekend appena trascorso”. Inoltre, si è trattata della migliore edizione di sempre, “l’edizione più seguita”, confermano dal settore stampa del Fai, con 386 mila visitatori in tutta Italia. “E per il futuro? Prevediamo più beni accessibili. L’anno prossimo celebreremo il 50° anniversario del Fai con un programma ricco di appuntamenti”, conclude Mion Dalle Carbonare