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Manuel è stato assassinato a Rozzano per una questione di pochi euro. Domani, Daniele Rezza comparirà davanti al magistrato e dichiarerà: “Non credevo fosse deceduto.”

Manuel Mastrapasqua è venuto a mancare all’età di 31 anni dopo essere stato accoltellato a Rozzano, vicino Milano. Un giovane di 19 anni, Daniele Rezza, ha ammesso di aver inflitto il colpo mortale. Rezza stava cercando di rubare delle cuffie alla vittima e, in risposta alla reazione di Manuel, lo ha aggredito. In quel momento, il trentunenne stava inviando messaggi vocali alla sua fidanzata in Liguria, ma l’ultimo messaggio non sarà mai ricevuto. Questa tragedia è scaturita da un tentativo di furto di un oggetto del valore inferiore ai 15 euro. Due giorni dopo l’incidente, Rezza è stato catturato e ha confessato, venendo poi trasferito nel carcere di San Vittore a Milano. Il 14 ottobre dovrà comparire in aula per l’udienza di convalida dell’arresto, affrontando accuse di omicidio e rapina. Durante la sua confessione, ha dichiarato che dopo aver colpito Manuel, pensava fosse ancora in piedi e non si era accorto del sangue o della gravità della situazione.

L’operazione di arresto
Rezza, già noto per furti e rapine, è stato preso in custodia alla stazione di Alessandria, in Piemonte. Dopo aver commesso l’omicidio, ha cercato di scappare in treno, probabilmente con l’idea di andare in Francia. Tuttavia, durante un controllo della Polizia ferroviaria, ha ceduto ai sensi di colpa e ha rivelato agli agenti il suo crimine. Quando gli è stato chiesto se ci fosse qualcosa che non andava, avrebbe risposto: “Ho fatto una c***** a Rozzano”.

Il ruolo dei genitori di Rezza

È importante comprendere l’influenza che i genitori di Rezza hanno avuto nella situazione. Dopo l’omicidio, il giovane è rientrato a casa e ha rivelato ai genitori quanto accaduto, ma all’inizio pare che non fossero convinti delle sue parole. Più tardi, è stato il padre a portarlo alla stazione di Pieve, dove l’adolescente ha preso un treno per il Piemonte. Nel corso di un’ispezione nell’abitazione della famiglia Rezza, i carabinieri hanno scoperto i pantaloni indossati durante l’accoltellamento: erano già stati lavati. Le cuffie appartenute a Manuel sono state trovate in un cestino a pochi passi dalla casa. Tuttavia, non è stato rinvenuto il coltello utilizzato quella notte; è probabile che Rezza lo abbia gettato via subito dopo l’incidente.

Il dolore di Rozzano

“Abbiamo perso Manuel, un ragazzo perbene della nostra comunità, barbaramente ucciso l’altra sera”, ha dichiarato Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano. “Esprimo le mie più sincere condoglianze, unisco il mio cuore a quello della famiglia, degli amici e di tutti coloro che gli hanno voluto bene. Il giorno del suo funerale, sarà dichiarato lutto cittadino”. Ferretti sottolinea che “il responsabile è stato catturato; l’Arma dei carabinieri e la Tenenza di Rozzano hanno svolto un’importante e rapida indagine. I nostri ringraziamenti vanno a tutta la città. Ora è tempo di ottenere giustizia”.

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