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Il Mufoco diventerà un museo di rilevanza nazionale. Il via libera è arrivato dal nuovo ministro Giuli

Il Mufoco si trasforma in un museo nazionale: un progetto ambizioso per la fotografia contemporanea

Il Mufoco si appresta a diventare un museo nazionale. La conferma arriva dal nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha presentato un ambizioso progetto italiano dedicato alla fotografia, destinato a svilupparsi intorno al polo di Cinisello Balsamo. Questo percorso, iniziato diversi anni fa, ha già visto la presenza di figure prominenti del governo presso il Mufoco, il primo museo italiano di fotografia contemporanea. Ora, dopo tante parole, si passa all’azione: l’amministrazione comunale ha già dato il via libera a un nuovo statuto che conferisce al museo la qualifica di nazionale, mentre la Città Metropolitana seguirà la stessa direzione; il documento sarà infine sottoposto al voto del consiglio comunale. “Abbiamo fatto un impegno straordinario per mettere in risalto il Mufoco, riconoscendone il valore e l’unicità. Il lavoro degli ultimi anni ha dato vita a un’anima per il polo e ora entriamo in una fase nuova, focalizzata su una gestione che possa effettivamente valorizzare il patrimonio culturale della città”, commenta il sindaco Giacomo Ghilardi. “Questo riconoscimento offrirà un valore aggiunto notevole alla nostra comunità”. Il nuovo statuto sancisce, inoltre, l’adesione del ministero della Cultura come socio fondatore. “Attualmente stiamo valutando le fonti di finanziamento. Rimane, infine, il vecchio finanziamento di un milione di euro per un progetto non andato a buon fine che prevedeva l’unione del Mufoco con la Triennale”. Il Comune metterà a disposizione anche un suo importante patrimonio: come promesso all’inizio di questo percorso, il piano nobile di Villa Ghirlanda Silva sarà reso disponibile al museo, permettendo così un’espansione della casa della fotografia contemporanea.

Fondato vent’anni fa, il Mufoco ha recentemente completato i lavori di ristrutturazione e oggi si estende per una superficie di 2.400 metri quadrati all’interno di una storica residenza. La struttura comprende tre piani dedicati all’esposizione e offre un bookshop, uno spazio per attività educative, laboratori per la catalogazione, un archivio con controllo climatico, una biblioteca e un’area per la consultazione. Questo spazio è concepito per permettere una fruizione ottimale non solo delle mostre, ma anche di un archivio contenente più di 2 milioni di opere di circa mille artisti, sia italiani che internazionali, unitamente a decine di migliaia di immagini digitali provenienti da 40 collezioni fotografiche. Tra gli obiettivi del nuovo ministro Giuli vi sono la “riconessione tra centro e periferia”, il “potenziamento della coesione sociale tramite la cultura” e la “valorizzazione delle aree più fragili e dei luoghi ricchi di memoria”, che si integrano nel percorso di sviluppo del Mufoco.

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