Madre indagata per violenza privata e tentata interruzione di gravidanza non consensuale: giovane di 17 anni costretta ad abortire
Una ragazza di 17 anni è stata spinta dalla madre ad interrompere la gravidanza. La madre, di 41 anni, è attualmente sotto inchiesta. La giovane è ora ai nonni. Un appuntamento in ospedale è previsto tra qualche settimana. Durante una discussione accesa nei corridoi, ci sono stati momenti di tensione. La situazione è emersa solo dopo l’intervento dei carabinieri. La procura di Milano ha avviato un’inchiesta per violenza privata e tentata interruzione di gravidanza non consensuale contro la madre, accusata di aver costretto la figlia a firmare il consenso per l’aborto. Questo è avvenuto in un ospedale della zona milanese, dove la giovane era stata portata dopo aver rivelato alla madre di essere incinta lo scorso 3 ottobre.
La decisione della ragazza
Dopo aver assistito a un acceso scambio di parole tra le due, i medici hanno chiesto alla minorenne se fosse realmente certa della sua decisione. La 17enne, programmata per abortire a novembre, ha dichiarato che era stata la madre a costringerla. Interrogata dai carabinieri, ha scelto di non presentare una denuncia, ma ha ribadito la sua versione dei fatti.
La relazione conflittuale con la madre
Durante le indagini, è emerso che la giovane, che compirà 18 anni a metà dicembre e ha una relazione con un ragazzo della sua età, ha riferito che il rapporto con la madre era diventato teso e conflittuale dopo la scoperta della gravidanza. La donna, mentre il compagno della ragazza è in carcere, ha tentato in ogni modo di farle interrompere la gravidanza, preoccupata di non voler “complicare la vita” alla figlia. La procura ha richiesto l’assegnazione di un curatore speciale per assistere la ragazza, attualmente affidata ai nonni.